Vilnius: un 2009 all’insegna della cultura
Dopo Varsavia, San Pietroburgo, Stoccolma e Lisbona, l’angelo di Vilnius è approdato a Milano. La statua, liberamente ispirata all’angelo di bronzo di Užupis, il quartiere del fermento creativo di Vilnius, è stata realizzata in resina da Vaidas Raimoška, un artista locale. Simbolo della rinascita della capitale lituana, l’arrivo a Palazzo Reale dell’opera si inserisce all’interno delle celebrazioni su Vilnius capitale europea della cultura 2009. Il fulcro culturale della Lituania ospiterà oltre 900 eventi e 120 progetti esclusivi durante l’anno. «Il nostro augurio – dichiara Dalia Bankauskaite, direttore esecutivo di Vecc – è di accogliere a Vilnius il maggior numero possibile di ospiti, che possano vedere con i propri occhi le attrattive culturali della città e divenire ambasciatori del progetto».
A promuovere l’iniziativa a Palazzo Reale e a sottolineare il rapporto di amicizia che lega il capoluogo lombardo alla Lituania, sono intervenuti l’assessore del comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory e il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmieri. La Lituania, che in tanti identificano come l’Italia del nord, proprio per il carattere piuttosto mediterraneo dei suoi abitanti, ha registrato nel 2007 un incremento nel settore turistico pari all’11,7%. E quello che si augurano le autorità, è che l’ondata di eventi possa in qualche modo consolidare questa posizione, per far crescere ulteriormente il turismo locale. Le stime parlano di almeno 3 milioni di presenze agli eventi in programma, mentre per il settore turistico si prevede un aumento del 15%.
La London Symphony Orchestra e il Maria Theatre di San Pietroburgo sono solo due delle compagnie artistiche che prenderanno parte al programma di Vilnius capitale europea della cultura, promossa, oltre che dalle principali istituzioni nazionali, anche dall’European festival association. Musica, arte, storia: le iniziative della capitale lituana, in calendario da gennaio 2009, si inseriscono anche in un progetto più ampio di costruzione di coscienza nazionale. Le previsioni parlano, infatti, di un aumento della consapevolezza della Lituania e di Vilnius pari al 3%.
[roberto usai]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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