Quanto si sa sul tetraidrogestrinone (Thg)?
Si chiama tetraidrogestrinone ed è la causa dell’ultimo scandalo in materia di doping che ha travolto la pluri-medagliata Marion Jones. Nella struttura chimica si avvicina agli anabolici come gestrinone e trenbolone, dal punto di vista fisico permette una crescita muscolare dieci-quindici volte superiore rispetto al testosterone e provoca effetti collaterali altrettanto potenti quali problemi cardiaci, danni al fegato e mascolinizzazione delle atlete.
Steroide sconosciuto fino all’anno scorso, il Thg è stato scoperto nel giugno 2006, quando il laboratorio d’analisi sul doping di Los Angeles si è visto recapitare una siringa usata con resti di una sostanza non identificata: il mittente sarebbe stato un anonimo allenatore, che avrebbe segnalato lo steroide anabolizzante non rintracciabile, fornito da un laboratorio di San Francisco a vari atleti di caratura internazionale. Tra questi, oltre alla Jones, gli statunitensi Kevin Toth e John McEwan (specialisti del lancio del peso e del martello rispettivamente), la fondista americana Regina Jacobs e il campione europeo sui 100 metri Dwain Chambers. Il produttore dello steroide chimico era la Bay Area Laboratoty Co-Operative (Balco), diretta da Victor Conte e già nell’occhio del ciclone nel 2003 per aver fornito altre sostanze dopanti agli atleti. La peculiarità del Thg, cui si deve la sua denominazione di “steroide di design”, sarebbe la relativa facilità di produzione (tramite processi di sintesi a partire da steroidi androgeni anabolizzanti) e la corrispondente difficoltà di rilevazione attraverso i normali metodi di screening. Almeno fino a poco tempo fa, dato che gli esami condotti presso il laboratorio di analisi sul doping di Los Angeles hanno permesso di mettere a punto un test per depistare la misteriosa sostanza, identificata appunto come tetraidrogestrinone,. Avvisata l’agenzia antidoping statunitense (Usada), si sono quindi infittiti i sospetti nei confronti di Victor Conte e della Balco, e a settembre le autorità federali hanno eseguito una perquisizione a sorpresa nei locali della ditta, i cui risultati non sono ancora stati resi noti. Fa paura pensare che possano esistere numerosi laboratori in grado di produrre sostanze simili al Thg da introdurre nel mercato nero degli ambienti sportivi. Ma conforta una presa di posizione più dura, rispetto al passato, da parte delle autorità e dell’opinione pubblica nei confronti degli ultimi scandali dovuti a casi di doping internazionale. Segno che si vuole condannare una volta per tutte la trafila di sostanze che alterano le prestazioni sportive, steroidi conosciuti o ancora no.
[francesca salsano]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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