Brevi di nera del 16 gennaio
Non hanno obbedito all’alt dei Carabinieri e sono fuggiti attraversando il centro cittadino. È successo ieri a Trezzano sul Naviglio verso le 15.30. Nell’inseguimento l’auto, una Wolkswagen Polo, ha urtato una Fiat 500, ferendo il 25enne alla guida che è stato ricoverato in ospedale. La fuga si è conclusa contro un palo della luce in via Neruda. I tre uomini sono riusciti a scappare a piedi, ma gli agenti sono riusciti a bloccarne uno, il pregiudicato Mario Pappalardo di 26 anni residente a Corsico. Nell’auto è stata trovata una pistola con matricola abrasa, alcuni proiettili e una pallina di cocaina. L’uomo è stato denunciato per detenzione illegale di arma clandestina, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni colpose. Proseguono le ricerche degli altri due malviventi.
Erano ancora al lavoro verso le 20.40 quando hanno sentito dei rumori provenire da una delle stanze del locale. Due fotografi di 53 e 49 anni dello studio Image di via Tortona si sono chiusi a chiave in uno stanzino e hanno chiamato il 112. All’arrivo dei Carabinieri, i due uomini sono usciti e hanno constatato il furto di materiale vario, tra cui macchine fotografiche, zoom ottici e altri oggetti per un valore complessivo di 30mila euro.
Un vigilante L.S. di 43 anni è stato rapinato verso la mezzanotte di ieri. L’uomo è stato derubato della sua pistola all’uscita di uno stabile in via Sidoli che aveva appena controllato. La vittima ha raccontato di essere stato aggredito da due uomini che gli hanno spruzzato negli occhi uno spray urticante e lo hanno poi colpito alla testa. L’uomo è stato trasportato al Policlinico da un’ambulanza del 118.
[francesco perugini]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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