A colpi di Lettera 22
Lettera 22: prende il nome dalla celebre macchina da scrivere creata da Olivetti il concorso per critici teatrali con meno di 36 anni di età. La gara si svolge in due fasi: nella prima verranno valutate interviste e recensioni di 37 spettacoli previsti in 17 teatri di nove città italiane: Milano, Bologna, Roma , Napoli, Firenze, Venezia, Verona, Vicenza Padova.
Una giuria composta da dieci tra critici teatrali, giornalisti del settore e addetti ai lavori, sceglierà i cinque finalisti che saranno ospiti del Teatro Festival di Napoli, in programma dal 6 al 29 giugno 2008. Durante la manifestazione i giornalisti recensiranno gli spettacoli e presenteranno un lavoro che dovrà essere innovativo e propositivo in termini di format e linguaggio. I primi due classificati si aggiudicheranno un premio in denaro (1000 euro il primo, 400 il secondo), mentre al terzo andranno dieci volumi della collana Ubulibri. L’iniziativa, nata per volontà dell’associazione culturale La Giudecca in collaborazione con il master in giornalismo dell’università di Padova e il Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni, è stata presentata allo Strehler di Milano. Ha partecipato, in veste di madrina, Franca Valeri che ha letto alcune celebri stroncature teatrali del passato, divertenti e crudeli. Il direttore dello Strehler Sergio Escobar, anch’egli alla presentazione del concorso, ha sottolineato l’importanza del ruolo della critica nel teatro tanto più in caso di stroncatura, che ha il pregio di suscitare ilarità, ma esige più e più valide argomentazioni rispetto a un elogio. Un’occasione per dare spazio alle nuove leve del giornalismo culturale e per riflettere sull’importanza del teatro e sul ruolo della critica che, come ha osservato Piero Gobetti più di ottant’anni fa «è diventato un mestiere e doveva essere una missione».
[emidia melideo]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
GIORNALISMO TEATRALE
alle 28.1.08
Etichette: giornalismo
Nessun commento:
Posta un commento