Warner cambia il destino della guerra dei formati
Warner Bros ha ritirato il suo appoggio allo standard Hd-Dvd. L’annuncio è arrivato alla vigilia del Ces di Las Vegas, ovvero della più importante fiera sull’elettronica. Warner era uno dei maggiori sostenitori di Hd-Dvd e il passaggio al Blu-ray rischia di sancirne il successo in quella che i più hanno definito la "guerra dei formati".
«Warner ha prodotto titoli in entrambi i formati nel tentativo di offrire una varietà di scelta ai consumatori, promuovere un mercato di massa e un abbassamento dei prezzi dei lettori – ha detto Jeff Bewkes, Ceo di Time Warner – . La decisione di oggi di distribuire in unico formato arriva al momento giusto ed è la migliore decisione sia per i consumatori che per Time Warner».
Due consorzi difendono le sorti dei due standard. Toshiba è promotrice principale del formato Hd-Dvd, mentre Sony è fortemente schierata dalla parte di Blu-ray. Interessi importanti in ambito Hd-Dvd ha anche Microsoft, che, proprio insieme a Warner, è il più prezioso alleato di Toshiba. Dalla parte di Hd-Dvd si è schierata anche Paramount: ad agosto ha annunciato che l’intero catalogo dei suoi prodotti sarebbe stato disponibile solo in questo formato. Il motivo di questa guerra, ovviamente, sono i profitti. In questo caso, gli analisti parlano di cifre attorno ai 10 miliardi di dollari che il consorzio vincente guadagnerebbe solo di royalties per i prossimi 10 anni. Si spiega così la serie di alleanze imperniate sugli interessi dei vari produttori. In particolare, sembrerebbe che il consorzio Hd-Dvd abbia sborsato 150 milioni di dollari per convincere Paramount e DreamWorks a distribuire materiale audiovisivo solo nel loro formato. Il consorzio Blu-ray, invece, ha “convinto” una delle maggiori catene di distribuzione americane, Target, a vendere esclusivamente lettori e film in Blu-ray. Da questo accordo non fa parte solamente il lettore Hd-Dvd esterno per la console di Microsoft, Xbox 360. L’annuncio di Warner ha colto tutti di sorpresa. Toshiba ha disdetto gli incontri con la stampa specializzata previsti al Ces, mentre Microsoft ha annullato l’annuncio di una nuova versione di Xbox 360 che avrebbe dovuto focalizzarsi, secondo le indiscrezioni pre-fiera, proprio sulla tecnologia Hd-Dvd. Secondo voci non confermate, anche Paramount starebbe riconsiderando la sua posizione e sarebbe vicina ad annunciare il passaggio a Blu-ray. Sebbene queste voci non siano confermate da Paramount, il produttore hollywoodiano non ha annunciato al CES nuovi titoli Hd-Dvd per il 2008. Il mercato, d’altronde, sorride a Blu-ray. Dopo un esordio stentato, che ha costretto Sony ad attendere ben 10 mesi per vendere un milione di copie, si è passati ad incrementi di un milione di copie ogni tre mesi, per finire con due milioni di copie nel solo mese di dicembre 2007, mentre nell'ultimo mese Blu-ray ha venduto quasi quanto Hd-Dvd da sempre, sebbene manchi il dato di Hd-Dvd nello stesso periodo. Un elemento fondamentale che ha cambiato gli equilibri in campo è Playstation 3. Quest’ultima è dotata di lettore interno Blu-ray, per cui non può essere venduta senza l’unità ottica di nuova generazione. L’elevato numero di console vendute nell’ultimo periodo ha contribuito fortemente alla diffusione dei lettori Blu-ray e quindi ha comportato l’incremento delle vendite dei film memorizzati su questo supporto. Microsoft non ha saputo, o voluto, reagire nella stessa maniera e si è limitata a mettere sul mercato un lettore Hd-Dvd esterno per la sua console, il cui acquisto rimane opzionale per gli utenti di Xbox 360. Hd-Dvd aveva ottenuto un’importante vittoria nel gennaio del 2007, quando l’industria del porno dava il suo sostegno all’Hd-Dvd. In quel momento sembrava ripetersi quanto successo con Betamax e Vhs negli anni ’80: lo standard Vhs, infatti, prevalse sull’avversario proprio grazie all’appoggio dell’industria del porno. Tuttavia, da quel momento sono cambiate molte cose nell’industria e gli equilibri dipendono ormai principalmente da internet, principale veicolo di distribuzione dei contenuti porno. Attualmente Blu-ray offre maggiori capacità di memorizzazione (100GB contro i 51GB del concorrente negli ultimi modelli di dischi), ma il costo è superiore, almeno per i lettori; per quanto riguarda invece i dischi (sono oltre 10 milioni quelli BR prodotti da Sony), attualmente hanno costi pressoché uguali tra loro. Il Blu-ray utilizza un laser a luce blu dotato di una più breve lunghezza d’onda che consente di memorizzare su singolo supporto una quantità di dati considerevolmente superiore rispetto a quella presente su un normale supporto Dvd. Hd-Dvd, invece, si basa su una tecnologia molto più simile a quella degli attuali Dvd, e utilizza il laser di colore rosso. Tutto ciò non è sufficiente per immagazzinare un film in alta definizione con audio non compresso su singolo supporto, per cui si è provveduto all’implementazione di una nuova tecnologia per la compressione del video. Quest’ultima è basata sul codec Mpeg-4 Avc che soppianta il vecchio Mpeg-2 dei Dvd e non comporta una significativa perdita in fatto di qualità dell’immagine. Con l’ormai quasi certa vittoria dello standard Blu-ray si prospetta una serie di movimenti all’interno del meccanismo delle alleanze delineato in precedenza. Microsoft, ad esempio, ha già annunciato che potrebbe passare a Blu-ray se il pubblico sceglierà questo formato. La guerra si deciderà con ogni probabilità con gli annunci che i vari produttori realizzeranno in occasione dei prossimi eventi internazionali. Il Cebit di Hannover del prossimo marzo è dunque da tenere in grossa considerazione.
[rosario grasso]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
SUPPORTI OTTICI
alle 11.1.08
Etichette: economia, multimedia
Nessun commento:
Posta un commento