Ticket, appena nato e già tanto odiato
«L’Ecopass è una tassa inutile, ingiusta e amorale». Non usa mezzi termini Massimiliano Todisco, il direttore dell’Osservatorio di Milano, per criticare il ticket antinquinamento entrato in vigore il 2 gennaio. Nel corso di un presidio organizzato vicino a uno dei varchi di accesso alla Cerchia dei bastioni. Todisco ha spiegato che il ticket non riduce l’inquinamento e penalizza le fasce più deboli della popolazione».
La lista dei cittadini danneggiati è lunga: i piccoli commercianti del centro, i circa 15mila piccoli artigiani cittadini che non superano i 2.500 euro mensili, tutti quei lavoratori stranieri e ambulanti che spesso usano mezzi vecchi e malridotti. Non si possono inoltre dimenticare i residenti all’interno dell’area dei bastioni (l’Osservatorio di Milano ha calcolato che circa ottomila famiglie della zona vivono con meno di 1.200 euro al mese). La situazione più grave è quella dei pendolari. Oltre 700mila persone entrano in città ogni mattina. «I parcheggi di interscambio sono cari e non custoditi. Così chi vuole entrare in centro oltre al parcheggio nelle strisce blu ora deve anche pagare il ticket». È probabile che i pendolari decidano di parcheggiare ai margini della Cerchia, inquinando ugualmente e aumentando gli ingorghi. Il ticket resta in funzione, almeno fino a marzo, quando la IV sezione del Tar si pronuncerà sul ricorso presentato dall’Osservatorio. In attesa della prova del fuoco del ritorno dei milanesi dalle vacanze, in mattinata l’assessore comunale alla Mobilità Edoardo Croci ha annunciato nella prima settimana di attività una riduzione del 30% del traffico cittadino, che sale al 55% nella Cerchia dei bastioni.
[francesco perugini]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
Nessun commento:
Posta un commento