Chi lo sa chi sono le donne di internet?
Istruite, dinamiche, raffinate, informate, eleganti. Borse firmate portate rigorosamente a metà braccio, cibo macrobiotico, abbonamento a parrucchiere e beauty center, ma soprattutto tante, tante carte di credito. Sono queste le consumatrici di Style.it, il sito nato dall’incontro tra i tre marchi storici di Condé Nast: Vogue, Vanity Fair e Glamour. A un anno dalla nascita della testata online (“non ci facciamo mancare niente”), Condé Net Italia ha commissionato a Eurisko un’indagine sulle utenti per tracciarne un profilo dettagliato. Scopo della ricerca analizzare esigenze e caratteristiche, attitudini socio-demografiche e stilistiche delle navigatrici per circoscrivere l’audience potenzialmente raggiungibile facendo emergere i tratti distintivi e più significativi dell’utenza.
L’indagine è stata svolta con metodologia Cawi (Computer aided web interview) tramite l’elaborazione di un questionario online. 5.500 test sono stati compilati con banner d’invito sul sito Style.it: le donne che hanno risposto avrebbero autonomamente deciso di selezionarsi come campione. «L’elevato numero di contatti che riceviamo quotidianamente – spiega Massimo Crotti, direttore generale di Condé Net Italia – è il risultato di un sofisticato lavoro di grafica e della ricchezza di contenuti inseriti nel sito. Siamo riusciti a trasferire online la qualità dei nostri prodotti cartacei sfruttando tutte le possibilità di internet: multimedialità e interazione costante».
Ma non sarà anche che le donne di Style.it hanno molto tempo libero e poche idee per impegnarlo? Probabilmente la risposta è affermativa. Com’era prevedibile l’indagine ha evidenziato che il target di riferimento ha tra i 25 e i 40 anni caratterizzato da buone, buonissime risorse economiche, è dinamico e ama i viaggi, meglio se ai Tropici o Caraibi. Le orfane dei tre mattoncini pubblicitari sono delle vere e proprie anchor-women della società, dettano moda con il loro abbigliamento ultraraffinato (e ultrafirmato), passano molte ore davanti allo specchio dedicandosi a trucco e parrucco, ma il dato veramente sbalorditivo è che quasi tutte sono laureate. Viziate? Snob? Superficiali? Ma no, è alta scuola di stile e chi non ci crede non è degno di far parte di questo mondo. Continui pure a portare scarpe da tennis e maglie economiche, servirà solo a mettere in risalto la bellezza di queste donne targate Fendi, Gucci e D&G.
[gaia passerini]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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