Un laboratorio per sconfiggere l'Aids
A Natale siamo tutti più buoni, e questo è risaputo. Ma i bambini milanesi sono anche più creativi: dal 19 dicembre al 6 gennaio potranno sfogare i loro “attacchi d’arte” grazie al Laboratorio dei mille colori, organizzato da Ambra Orfei Entertainment con il patrocinio del comune di Milano. «Natale è soprattutto la festa dei più piccoli – ha dichiarato Giovanni Terzi, assessore allo sport e al tempo libero –. Questo è un importante progetto dedicato proprio a loro, per tenere viva la creatività e la fantasia attraverso piccoli gesti artistici che possano divertirli, ma anche rappresentare delle opportunità di apprendimento».
Nella cornice della Casa di Natale, una struttura riscaldata in cristallo trasparente, allestita per l’occasione in piazza Duomo, gli artisti in erba potranno sbizzarrirsi tra matite, nastri adesivi, pennarelli e fogli colorati per realizzare simpatiche composizioni natalizie. Il tutto sotto gli occhi attenti di animatori opportunamente agghindati da elfi.
Ma non è tutto: il laboratorio prevede anche corsi di sicurezza stradale rivolti ai bimbi di età compresa tra i 5 e i 10 anni e tenuti dalla scuola della polizia locale. Inoltre, per rimanere in tema di sicurezza, ci sarà uno spazio dedicato al Baobab World, un sistema web per le famiglie che tutela i giovani navigatori in rete e promette la tranquillità dei loro genitori. «La nuova digital generation trascorre sempre più tempo in internet e uno dei problemi crescenti è la protezione dei giovani dai pericoli della pedo-pornografia – spiega uno dei responsabili del progetto –. Nella ludoteca di piazza Duomo ragazzi e genitori saranno coinvolti in giochi didattici che illustreranno le caratteristiche della navigazione sicura».
Non mancherà il momento dedicato alla solidarietà: il 6 gennaio, alla presenza di Geronimo Stilton, il topo-giornalista più amato dai bambini, e di Ambra Orfei, madrina della manifestazione, si terrà un’asta benefica. Cinquanta pinguini colorati dai bimbi nel corso del laboratorio verranno venduti per sostenere le attività dell’associazione Sharing Life, impegnata nella lotta all’Aids. «Finora la battaglia contro questa malattia è stata persa perché abbiamo sbagliato strategia – sostiene Paolo Marandola, presidente dell’associazione –. Sharing Life sta per presentare all’Onu un piano di prevenzione articolato in tre punti fondamentali: salute, informazione e scuola. Per quanto riguarda l’ultimo punto, particolarmente importante perché coinvolge i giovani, abbiamo istituito un comitato scientifico coordinato da Fabio Sbattella, docente di psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’università Cattolica. Gli effetti del virus hiv vanno conosciuti fin da piccoli».
Insomma, al Laboratorio dei mille colori i bambini milanesi si divertiranno con l’arte, ma senza dimenticare chi è meno fortunato di loro.
[lucia landoni]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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