Un concorso canoro per i bambini milanesi
Sono passati 24 anni da quando fu indetta l’ultima edizione dell’Ambrogino d’Oro. La manifestazione che per anni aveva visto i bambini milanesi sfidarsi a colpi di canzoni, si era interrotta per la concorrenza del più celebrato Zecchino d’Oro di Bologna. Nel 2006, il tentativo di far rinascere il concorso milanese, celebre negli anni Sessanta e Settanta, è stato un successo di pubblico e di critica che ha convinto il Comune di Milano a inaugurare ufficialmente il ritorno dell’Ambrogino d’Oro.
Il concorso, che si terrà il 6 e 7 dicembre al Palalido, è stato voluto dagli assessori Massimiliano Orsatti e Mariolina Mojoli, con il supporto dello storico ideatore del festival Tony Martucci. «La musica è per eccellenza il linguaggio universale, un luogo di incontro tra diverse culture – ha spiegato Mariolina Mojoli –. Questo festival è il coronamento di un percorso di educazione alla melodia e al canto all’interno delle scuole che il comune di Milano porta avanti già da diversi anni». Ottanta i membri del coro diretto da Laura Marcora,13 le canzoni in gara, due fuori concorso, un “premio speciale Ambrogino d’Oro della critica” per Virgilio Savona, componente storico del Quartetto Cetra e autore della canzone Ballatina dei proverbi.
Madrina indiscussa, Cristina D’Avena che, dopo aver terminato la collaborazione con la compagine dello Zecchino, condurrà la manifestazione insieme ai personaggi più amati dai più piccoli: il mago Antonio Casanova e il topo-giornalista Geronimo Stilton. «Sono molto orgogliosa – ha spiegato Cristina D’Avena – di festeggiare i miei 25 anni di carriera presentando l’Ambrogino d’Oro. Molti mezzi e persone sono stati impegnati per questo progetto che, sono certa, si rivelerà come una bellissima festa per grandi e piccini».
Durante il festival, che avrà ingresso gratuito, sarà organizzata una raccolta fondi a favore dell’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi.
[gaia passerini]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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