La famiglia nel cuore di Palazzo Isimbardi
Il periodo delle feste natalizie è tradizionalmente consacrato agli affetti familiari. Non a caso, quindi, la Provincia di Milano ha scelto questi giorni per presentare il piano delle politiche sociali per il 2008 con il significativo slogan La famiglia nel cuore. «Ho scelto questo titolo per la giornata di oggi – ha spiegato Ezio Casati, assessore provinciale alle Politiche sociali, facendo gli onori di casa a Palazzo Isimbardi – perché il cuore è la sede e il simbolo degli affetti, ma anche delle preoccupazioni. Quando un problema ci sta a cuore ci sforziamo di trovare delle risposte efficaci e di rapida attuazione».
Alle famiglie milanesi non mancano certo i problemi da affrontare: separazioni e divorzi in continuo aumento, giovani che cercano casa e si confrontano con il mondo del lavoro flessibile, donne chiamate a conciliare i tempi della famiglia e quelli della carriera, anziani soli. «La Provincia di Milano è da sempre caratterizzata dalla cultura del fare, e non da sola, ma in rete. In tempi difficili come quelli attuali, in cui siamo bombardati dalle notizie sui costi della politica, è importante dare il giusto risalto a quanto di positivo è stato fatto e si progetta di fare sul nostro territorio», continua l’assessore. La strategia provinciale è quella di valorizzare e sostenere le famiglie con dei progetti concreti, realizzabili nel corso del 2008 e già finanziati dal bilancio 2007: l’impegno finanziario complessivo è di due milioni e 200mila euro, ripartiti in cinque iniziative. La più importante prevede la collaborazione dell’amministrazione provinciale con il mondo del volontariato e delle associazioni. «È stato emanato un bando di concorso, che scadrà il 25 gennaio 2008, rivolto alle associazioni del settore terziario. Le invitiamo a presentare dei progetti innovativi per rispondere ai nuovi bisogni della famiglia. Ci rivolgiamo a tre target in particolare: le famiglie normali che però vivono delle situazioni di disagio, ad esempio le coppie di recente composizione; i nuclei familiari a rischio di fragilità, come quelli delle coppie separate, e le famiglie gravate da responsabilità di cura, cioè quelle che hanno un anziano in casa e devono regolarizzare la figura professionale della cosiddetta badante», dice Paolo Formigoni, responsabile provinciale del Settore prevenzione delle emergenze sociali. La Provincia stanzierà un milione di euro, 25mila per ognuno dei 40 progetti vincitori, cofinanziati dalle associazioni proponenti. A questa si affiancano altre quattro iniziative, per la formazione alla genitorialità, per il sostegno alle famiglie nella regolarizzazione delle badanti, per lo sviluppo delle relazioni familiari e per la cura della prima infanzia. Senza dimenticare gli anziani, per cui è in cantiere un progetto a parte, la cui delibera, già approvata, sarà presentata il prossimo gennaio: la provincia ha acquistato 40 automezzi per agevolare gli spostamenti di chi non è più in grado di muoversi in autonomia. «Vogliamo arrivare ad accompagnare gli anziani a fare la spesa. Aiutarli a uscire di casa è un modo per non farli sentire troppo soli», chiosa Casati.
[lucia landoni]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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