Milano: lo shopping natalizio torna a fare del bene
Il Mercato della Solidarietà, l’iniziativa benefica a favore della Fondazione Exodus, è stato inaugurato oggi dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e da don Antonio Mazzi. Fino a domenica 18 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 19.30, Palazzo Affari ai Giureconsulti in piazza Mercanti ospiterà la settima edizione della manifestazione, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio comunale e dalla Camera di Commercio di Milano.
«Questa iniziativa dà il via al Natale di Milano – ha detto il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – vissuto dalla città come momento di generosità oltre che di festa. Il Mercato per don Mazzi è una risposta ai tanti milanesi che chiedono di fare non solo bene i regali, ma anche del bene con i regali. In vista del 20 novembre, Giornata internazionale dei Diritti dell’Infanzia, sosterremo l’Unicef attraverso la vendita del libro “Cuori di pietra” offrendo una testimonianza di solidarietà nella solidarietà». «Il Mercato della Solidarietà è arrivato alla sua settima edizione – ha detto don Antonio Mazzi, presidente della Fondazione Exodus Onlus –. Spero che tutti gli sforzi degli oltre cento volontari e delle tante aziende che ogni anno confermano il loro entusiasmo e partecipazione mi aiutino a sfatare la cosiddetta crisi del settimo anno e magari a raddoppiare il risultato dello scorso anno». Nel grande spazio di Palazzo Affari ai Giureconsulti sono allestite bancarelle con oggetti di vario genere (abiti, libri, giocattoli, bijoux, cosmetici, articoli di antiquariato e di modernariato, quadri, prodotti artigianali e molto altro) realizzati dai volontari di Exodus o donati da personaggi famosi, da aziende e grandi marchi. Il ricavato dell’iniziativa servirà per sostenere le attività della Fondazione Exodus e, in particolare, i nuovi progetti in Italia e all’estero. «Contiamo di riuscire a ricavare almeno 100 mila euro – ha spiegato don Mazzi – da suddividere tra i vari progetti a cui abbiamo dato vita, sostenendo alcune comunità in Bolivia, Patagonia, Madagascar, Honduras e sud del Brasile».
[gaia passerini]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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