Milano da bere… con classe
Sono 13 quest’anno i vini premiati con i “Tre bicchieri” alla VIII giornata dei vini di Lombardia organizzata dalla Regione Lombardia e da Associazione consorzi vini lombardi al Circolo della stampa di Milano. Tra le 158 aziende presenti e recensite, la Collezione Brut esclusiva 1999 di Cavalleri si aggiudica il premio per le migliori bollicine, mentre a Mattia Vezzola va il riconoscimento di enologo dell’anno. Sono queste le premesse che vedono la Lombardia come una delle regioni più premiate dalla guida “Vini d’Italia 2008” realizzata da Gambero Rosso e Slow Food. Tra l’élite del bere bene italiano, che gli ormai famosi “Tre bicchieri” consacrano a livello internazionale, compaiono aziende della Franciacorta, della Valtellina, dell’Oltrepo Pavese e del Garda, ma nella guida vengono toccate anche altre realtà lombarde, da San Colombano alla Valcalepio, fino ai Colli Mantovani.
«Sono lieta – ha commentato la vicepresidente e assessore all’Agricoltura della regione Lombardia Viviana Beccalossi – di assistere alla crescita del nostro territorio per quanto riguarda l’enogastronomia. Poche regioni possono vantare una produzione così variegata e di qualità, perché poche regioni hanno la fortuna di poter contare su così tanti distretti produttivi di eccellenza». L’ottava giornata dei vini di Lombardia è stata anche occasione per un richiamo a tutti gli addetti ai lavori affinchè il patrimonio di qualità della produzione regionale sia sempre di più conosciuto e apprezzato dai consumatori lombardi. «Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme – ha dichiarato Giacomo Mojoli, di Slow Food – perché i vini lombardi siano sempre più inseriti tra le offerte di ristoranti, enoteche e wine bar. I primi a meritarsi di conoscere i vini di Lombardia sono proprio i lombardi».
[gaia passerini]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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