Milano city marathon, torna la passione
Milano si riappropria della sua maratona. Sono oltre cinquemila gli iscritti alla manifestazione podistica presentata in mattinata a palazzo Marino. La corsa torna alla sua data originaria, il 2 dicembre, e riconquista l’affetto degli appassionati. La collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni locali è alla base del nuovo progetto. Gli organizzatori hanno studiato un nuovo percorso che consentirà di ridurre i disagi alla popolazione. Si partirà come sempre da piazza Castello e il tracciato, che si concluderà in corso Sempione sotto l’Arco della pace, sarà diviso in cinque zone con chiusura al traffico differita.
L’invito resta quello di utilizzare i mezzi pubblici, ma per chi non riuscirà proprio a fare a meno dell’auto, i disagi saranno minimi. Il tutto per evitare scene simili a quelle dell’edizione dello scorso anno, con i cittadini infuriati per il traffico a insultare i corridori. Partner della iniziativa è la Fondazione che porta il nome di Umberto Veronesi. Il fondatore dello Ieo nel corso della conferenza stampa ha sottolineato il valore terapeutico dell’attività fisica per il fisico e la mente: «Lo sport è una scuola per affrontare le sfide della vita e un antidoto al disagio mentale che spinge i giovanissimi verso la droga». Al fianco di alcuni politici appassionati di maratona, come il presidente della Regione Roberto Formigoni e l’assessore comunale allo Sport Giovanni Terzi, anche Filippo Penati. Il presidente della Provincia ha annunciato per il prossimo anno la nascita dell’università della maratona all’Idroscalo, per festeggiare il 60esimo anniversario della costruzione dell’impianto. Quasi uno spot per la manifestazione sono le parole pronunciate da Pier Gianni Prosperini, assessore provinciale allo Sport e pugile di vecchia data: «La maratona deve essere un’occasione per fermare la Milano che corre affannata e mettere in moto la Milano che corre pacata». Al fianco dei professionisti ci saranno infatti gli amatori (sono oltre 20 le associazioni riconosciute in Lombardia), i disabili e tutti coloro che vorranno partecipare alla McDonald’s Family Walk, passeggiata non competitiva nel parco Sempione. La passione non corre veloce.
[francesco perugini]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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