Milano, omaggio al “re” dei galleristi
Una rassegna per rendere omaggio ad un uomo che ha saputo dare senso all’arte contemporanea in Italia e nel mondo. È quanto si propone la Fondazione Antonio Mazzotta con la mostra fotografica dal titolo Wharhol – Beuys. Omaggio a Lucio Amelio. Dal prossimo 16 novembre al 30 marzo 2008, Milano renderà onore alla figura del gallerista Lucio Amelio che, grazie alle sue doti da mercante intellettuale, seppe riunire a Napoli due “grandi anime” dell’arte contemporanea: il tedesco Joseph Beuys e l’americano Andy Warhol. «Un protagonista che rendeva protagonista gli altri». Così lo ricorda Vittorio Sgarbi, assessore alla cultura del comune di Milano. «Un personaggio scanzonato – continua Sgarbi – ma determinato come nessuno prima di lui, capace di riunire due grandi artisti e di farli diventare italiani, anzi, napoletani».
Attraverso una serie di 92 opere (30 di Warhol, 42 di Beuys e 20 di altri artisti), la visione di film e documentari originali, e con l’inserimento di alcuni oggetti feticcio (come gli stivali rossi di Warhol), verrà raccontato un evento storico: Napoli del 1980, in cui l’arte americana, con Warhol, riprende a dialogare alla pari con quella europea. Un evento di per sé unico, come testimonia nel suo intervento l’assessore alla cultura della provincia di Milano Daniela Benelli. L’intera collezione, infatti, verrà esposta per la prima volta nella sua completezza dopo vent’anni; quando, cioè, fu presentata nel 1987 al Grand Palais di Parigi. Durante l’intero periodo della mostra sono previste anche delle iniziative didattiche: permetteranno agli studenti di familiarizzare con alcuni fra i grandi artisti del Novecento. «Grazie a questa iniziativa – conclude Sgarbi – si potranno rievocare quei giorni lontani e mitici di cui avvertiamo ancora l’entusiasmo e le emozioni».
[matteo mombelli]
Warhol – Beuys. Omaggio a Lucio Amelio
Milano, Fondazione Antonio Mazzotta
Dal 16 novembre 2007 al 30 marzo 2008
Orari: 10-19,30; martedì e giovedì 10-22,30
Biglietto di ingresso: intero 8 euro; ridotti 6/4,50 euro
Infoline e prenotazioni: 02/54913
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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