Milano all'avanguardia nella lotta ai tumori
Rete, cooperazione e integrazione. Questi i concetti chiave sviluppati all’Auditorium Gaber del grattacielo Pirelli, nel Convegno che ha illustrato il “Rapporto sui tumori a Milano – 2007”, volume realizzato da Antonio Russo e Luigi Bisanti per la Asl di Milano. Il rapporto ha raccolto il lavoro di diversi epidemiologi e specialisti che negli ultimi cinque anni hanno monitorato gli otto dipartimenti presenti sul territorio.
I numeri hanno confermato la crescita in parallelo di due fenomeni agli antipodi: da un lato, è ancora alta l'incidenza delle neoplasie sul territorio, dall'altro aumenta l'eccellenza dei reparti oncologici a Milano e in Lombardia. La percentuale di pazienti affetti da tumore sale dai 40 anni in su, fino ad aumentare decisamente dopo i 65. Si registrano in Italia 300.000 nuovi casi all’anno, soprattutto uomini. E la Lombardia, fra le ragioni italiane, si piazza ancora al primo posto, sia per il numero dei casi registrati, sia per l'incidenza della mortalità. Per le donne, invece, il "primato" della regione la colloca al terzo posto, preceduta solo da Valle d’Aosta e Friuli. Tra i relatori, Antonello Zangrandi dell’Università Bocconi e Fabio Falcini, vice-segretario dell'Associazione italiana registro tumori, si sono mostrati concordi su un nodo cruciale: il potenziamento delle reti che permettono la collaborazione fra diversi livelli. Si è infatti precisato come solo con un maggiore coordinamento tra medici, supportati da nuove iniziative istituzionali, si possa effettivamente migliorare il lavoro - già eccellente - svolto dalla Sanità milanese. La recente istituzione del Dom, il Consorzio dei dipartimenti oncologi di Milano, è già un ottimo punto di partenza che fa ben sperare per la ricerca e la prevenzione dei tumori.
[paolo rosato]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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