Lotta alla dipendenza dal gioco d’azzardo
Puntata, rilancio, vedo. E il dealer si porta via tutto. Doppia coppia contro scala. Una, due e tre mani, alla fine le tasche del giocatore sono vuote. Lo stesso vale per il rosso e il nero della roulette, o il tintinnio luccicante delle
slot machine: alla fine la musica è sempre la stessa per i giocatori compulsivi. Portafogli al verde, mogli disperate e usurai pronti a battere cassa. Se il vizio del gioco d’azzardo esiste da che c’è l’uomo, la nuova
Roulettenberg di Dostoevskij non poteva che spostarsi dal Baden tedesco alla sconfinata dimensione di internet. Ma è sul web che si sta cercando di normalizzare e aiutare i giocatori compulsivi a uscire da questo pericoloso tunnel. Gioco digitale, principale operatore del mercato del gioco a distanza, in collaborazione con Saman, associazione no profit specializzata nella lotta alle dipendenze, ha inaugurato il portale web
Sos gioco. Il sito, gratuito e aperto a chiunque, ha lo scopo di prevenire e offrire consulenza a qualsiasi giocatore in difficoltà con la “febbre da cavallo”. Connettendosi a www.sosgioco.it si potrà chiedere consulenza agli specialisti dell’associazione Saman per trovare un aiuto alla propria dipendenza da gioco.
«Anche se il gioco online, e ancor più il poker in forma di torneo, sono formule che difficilmente possono portare alla ludopatia – spiega Carlo Gualandri, presidente di Gioco Digitale – ,crediamo che un’industria responsabile debba dimostrare le capacità di affrontare con autonomia e autoregolamentazione questi pericoli. Siamo felici di poter fare la nostra parte e di stimolare il nostro mercato ad affrontare questi temi per impedire che gli eccessi di pochi pregiudichino il divertimento di molti. Il progetto Sos gioco, infatti, è aperto a chiunque nell’industria voglia partecipare alla lotta contro gli eccessi del gioco».
Patria di santi, poeti, navigatori e giocatori d’azzardo: gli incassi del mercato della puntata valgono qualcosa pari a 47,5 miliardi di euro, corrispondente al 3% del pil nazionale, di cui 8,2 miliardi se ne vanno in tasse per la felicità dello Stato. Di questa fetta di introiti 1,4 miliardi, invece, riguardano solamente il gioco online, caratterizzato principalmente dal poker che, per il prossimo anno, prevede un vero e proprio decollo del fenomeno. Contro ogni tendenza, in tempi di profonda crisi economica, il mercato del gioco d’azzardo ha registrato un’impennata del 12% in un anno, sintomo che gli italiani, anche se con i borsellini a secco, nella fortuna ci credono. Ma questi numeri non tengono conto di un fattore fondamentale: questi dati ufficiali ignorano l’esistenza del volume di gioco illegale che sembrerebbe essere un fenomeno addirittura maggiore.
Tuttavia sulle dipendenze di gioco si sa poco . «Quello del gioco d’azzardo è un fenomeno in ascesa, da scoprire e capire – spiega il presidente di Saman, Achille Saletti – . Con questo progetto sperimentale cercheremo di intercettare i giocatori compulsivi e, se raccoglieremo consensi, vedremo quale sarà l’identikit del ludopatico. Questo perché il progetto di Sos gioco si fonda sulla ricerca: infatti, questa è una realtà su cui ancora abbiamo poche certezze. Resta comunque di fatto che i giochi on line si prestano meno a fenomenologie di gioco irresponsabile. Ma sarà la catalogazione dei dati a darci la risposta».
[francesco cremonesi]