«Anche se il gioco online, e ancor più il poker in forma di torneo, sono formule che difficilmente possono portare alla ludopatia – spiega Carlo Gualandri, presidente di Gioco Digitale – ,crediamo che un’industria responsabile debba dimostrare le capacità di affrontare con autonomia e autoregolamentazione questi pericoli. Siamo felici di poter fare la nostra parte e di stimolare il nostro mercato ad affrontare questi temi per impedire che gli eccessi di pochi pregiudichino il divertimento di molti. Il progetto Sos gioco, infatti, è aperto a chiunque nell’industria voglia partecipare alla lotta contro gli eccessi del gioco».
Patria di santi, poeti, navigatori e giocatori d’azzardo: gli incassi del mercato della puntata valgono qualcosa pari a 47,5 miliardi di euro, corrispondente al 3% del pil nazionale, di cui 8,2 miliardi se ne vanno in tasse per la felicità dello Stato. Di questa fetta di introiti 1,4 miliardi, invece, riguardano solamente il gioco online, caratterizzato principalmente dal poker che, per il prossimo anno, prevede un vero e proprio decollo del fenomeno. Contro ogni tendenza, in tempi di profonda crisi economica, il mercato del gioco d’azzardo ha registrato un’impennata del 12% in un anno, sintomo che gli italiani, anche se con i borsellini a secco, nella fortuna ci credono. Ma questi numeri non tengono conto di un fattore fondamentale: questi dati ufficiali ignorano l’esistenza del volume di gioco illegale che sembrerebbe essere un fenomeno addirittura maggiore.
Tuttavia sulle dipendenze di gioco si sa poco . «Quello del gioco d’azzardo è un fenomeno in ascesa, da scoprire e capire – spiega il presidente di Saman, Achille Saletti – . Con questo progetto sperimentale cercheremo di intercettare i giocatori compulsivi e, se raccoglieremo consensi, vedremo quale sarà l’identikit del ludopatico. Questo perché il progetto di Sos gioco si fonda sulla ricerca: infatti, questa è una realtà su cui ancora abbiamo poche certezze. Resta comunque di fatto che i giochi on line si prestano meno a fenomenologie di gioco irresponsabile. Ma sarà la catalogazione dei dati a darci la risposta».
[francesco cremonesi]
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