Il canovaccio degli eventi è fitto, scandito da tre eventi principali che s’inseguiranno durante tutto il 2009.Si parte il 5 febbraio con una Rissa in Galleria ispirata alla coreografa Ariella Vidach dall’omonimo dipinto di Boccioni. Contemporaneamente, a Palazzo Reale un gioco di luci e suoni investirà gli spazi esterni e le facciate. Il 6 febbraio (e fino al 7 giugno) sarà la volta di Futurismo 1909-2009 – Velocità + Arte + Azione. Un’ esposizione a Palazzo Reale curata da Giovanni Lista Ada Masoero. Più di 400 le opere in mostra: dagli anni dieci del “dinamismo classico”, all’”arte meccanica” degli anni ’20, passando per l'“aeropittura” degli anni ’30, senza dimenticare l' eredità “spazialista” e “polimaterista” di Fontana, Burri e D’Orazio.
Pochi giorni dopo, il 12 febbraio, presso la Fondazione Stelline verrà inaugurata F.T.Marinetti = Futurismo, un'antologia di 50 capolavori, provenienti dalle Civiche Raccolte di Milano, curata da Luigi Sansone. Elasticità, linea e forza di una bottiglia di Boccioni, ad esempio, ma anche Sotto il pergolato a Napoli e SpazzoIridente ed Espansione di Balla
Il 20, riprendendo i concetti “dell'architettura urbana in costruzione” e della “simultaneità”, la compagnia parigina Retouramont proporrà una danza in verticale nel centro della città. Mentre Palazzo Reale si trasformerà in un laboratorio culinario con sala da ballo dedicata alla Futurdanza. In primavera sarà la volta delle Revolverate di Gian Pietro Lucini nelle biblioteche rionali. E, ancora, a Palazzo Reale, rappresentazioni del Teatro Tattile e della Sorpresa. Ma il movimento verrà evocato anche dalla strada quando al traffico cittadino si mescoleranno i Futurtaxi e i Futurtram.
Infine, il 7 giugno, 21 pianoforti a forma di F - diretti dal maestro Daniele Lombardi - chiuderanno in piazza Duomo la prima parte dell'anno futurista. Che riprenderà il 15 ottobre (per concludersi il 25 gennaio 2010) con Futurismo100, con un omaggio ad Umberto Boccioni attraverso le opere di Carlo Carrà e Luigi Russolo: un serrato confronto con la scultura d’avanguardia europea proveniente dalla Tate Gallery di Londra, la Tretyakov di Mosca, il Centre Pompidou di Parigi e le più grandi collezioni mondiali.
[ivica graziani]
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta questo articolo