«In un momento storico di criticità economica - ha dichiarato Terzi - l’amministrazione comunale ripensa con attenzione a valori strettamente legati alla nostra città, come quelli che provengono dall’attività delle botteghe storiche». Presenti alla premiazione anche Giovanna Mavellia della Camera di commercio di Milano e Gianroberto Costa, segretario generale dell’Unione dei commercianti milanesi.
Nel corso della manifestazione è stato anche presentato il terzo volume Botteghe storiche di Milano edito da Arpanet, contenente le premiate dell’edizione 2008 e tutte le botteghe delle precedenti edizioni. «La premiazione di oggi e l’edizione 2008 del volume - ha continuato l’assessore milanese alle attività produttive - non è solo un segno formale per ricordare il lavoro dei nostri artigiani, ma anche un monito per l’amministrazione a mantenere l’impegno per salvaguardare e valorizzare questi marchi. È quindi necessario immaginare una rete di collaborazioni in cui il Comune sia baricentro rispetto alle altre istituzioni». La commissione ha riconosciuto come storiche le botteghe che operano nella stessa sede da almeno 50 anni, in modo continuativo e senza modifiche nella tipologia di attività. Il premio è un tributo al passato, ma vuole anche essere un incoraggiamento al futuro. Proprio a quel futuro che nel 2015 incontrerà l’Expo, in un’occasione unica dove artigianato e commercio locali potranno avere riscontro internazionale.
Hanno ricevuto il riconoscimento lo storico ristorante Biffi in galleria Vittorio Emanuele, la profumeria Lorenzi di via Paolo Sarpi e il negozio di calzature Pilon di via San Michele del Carso. Tra le altre botteghe premiate, anche la copisteria Dorigoni, l’argenteria De Giovanni, la gioielleria Del Corso, la farmacia Marinoni e la gioielleria Zingaro. Ma l’elenco comprende, tra le altre, anche le pasticcerie Seraphini e Paradiso, i ristoranti La Pobbia e Da Bruno, l’arrotino Preattoni e la coltelleria Mejana. Tutte le botteghe storiche, il cui operato è stato riconosciuto all’unanimità come portatore di valori in primis umani, continuano a rappresentare un patrimonio da salvaguardare e soprattutto unico per Milano, ma non solo. «Questo riconoscimento - ha concluso Terzi - dimostra come Milano sia una città internazionale, proprio perché esistono le botteghe storiche che, anno dopo anno, con entusiasmo, hanno saputo tramandare la propria attività anche in momenti di criticità».
[roberto usai]
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta questo articolo