Mutui per coppie omosessuali: da oggi si può
Firmata oggi, al Circolo della Stampa di Milano, la convenzione tra Arcigay e BHW, succursale italiana della Bausparkasse. L’accordo, stipulato tra il presidente dell’Arcigay, Aurelio Mancuso, e Giovanna Nalin, responsabile nazionale dell’area marketing del gruppo bancario, renderà possibile, per le coppie omosessuali, attivare mutui a tasso agevolato. Un vero e proprio unicum, se non per la storia moderna europea (già da tempo in Germania esiste una cosa del genere) almeno per quella italiana. Presenti anche Paolo Ferigo, presidente dell’Arcigay Milano, e il suo compagno, in qualità di coppia rappresentativa: «Per la prima volta – ha commentato Mancuso – in un paese sviluppato come il nostro, le coppie omosessuali si sono viste riconoscere un aspetto solidaristico del loro legame, esattamente come avviene per gli etero».
I soci dell’Arcigay, dunque, (un bacino molto vasto di circa 180 mila utenti), potranno usufruire di uno sconto dello 0,15% sul tasso ufficiale, attualmente di circa il 5%, presentando la normale documentazione più una dichiarazione, per entrambi gli attori della coppia, di essere cointestatari dell’immobile. Ma la particolarità di questa singolare accoppiata è rappresentata dal fatto che, per ogni mutuo stipulato, la BHW riconoscerà una provvigione che Arcigay destinerà ad un fondo dedicato al sostegno dei giovani omosessuali cacciati di casa dai genitori a causa del loro orientamento sessuale. In questo modo, si potranno aiutare altri gay e lesbiche in difficoltà, a causa del pregiudizio e della discriminazione omofobica inflitta dalle loro famiglie di origine, che non accettano la loro presunta condizione di “diversità”.
Per sorvegliare l’erogazione di questi fondi, sarà istituita un'apposita commissione di giuristi e psicologi, al fine di valutare attentamente i criteri con cui assegnare le risorse dedicate ai giovani che contatteranno l’associazione, pubblicando periodicamente gli importi ricevuti e gli investimenti fatti.
«Si tratta – prosegue Mancuso – di una vera e propria sfida contro chi sostiene che le coppie omosessuali non durino a lungo. Noi vogliamo dimostrare che questo non è affatto vero, ma per farlo non abbiamo bisogno di alcun privilegio, come molti hanno, invece, inteso questa operazione. Semplicemente abbiamo bisogno che ci si consideri parte integrante della società, cittadini a tutti gli effetti che producono molto, spendono anche tanto e pretendono di assolvere ai propri doveri».
È un forte senso di appartenenza, dunque, quello dimostrato dall’Arcigay, che lamenta inoltre la scarsa cooperazione da parte delle aziende italiane. A partire da oggi, infatti, è stato istituito anche un servizio di monitoraggio, al fine di pubblicare i nomi di tutti gli enti e le aziende gay friendly che seguono l’esempio di BHW. Dal 1997, infatti, la banca tedesca ha stipulato una serie di convenzioni con le maggiori istituzioni, da ministeri a grandi aziende, da sindacati a enti pubblici e ora annovera, tra le sue cooperazioni, anche quella con la maggiore associazione gay e lesbica italiana.
[viviana d'introno]
CONFLITTO DI GAZA
Intervista a Nahum Barnea
«Non ci sono dubbi che le operazioni militari organizzate da Israele sono state condotte ad ampio spettro. Il punto è che sono durate anche molto più a lungo di quanto ci si aspettasse», racconta da Gerusalemme Nahum Barnea, una delle penne più autorevoli del giornalismo israeliano, intervistato in esclusiva da m@g. Barnea, che scrive per il quotidiano Yedioth Ahronoth e ha vinto il premio Israel Prize per la comunicazione, ha perso un figlio nel 1996, in un attentato kamikaze di Hamas a un autobus di linea. Al funerale ha perdonato pubblicamente l’assassino, considerandolo vittima della stessa tragedia che affligge il popolo palestinese. Da anni si spende per favorire il dialogo nell’ambito del conflitto arabo-israeliano.
[viviana d'introno e cesare zanotto]
L'INTERVISTA
Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.
guarda l'intervista
[marzia de giuli e luca salvi]
L'INCHIESTA
È un’emergenza che dura da oltre vent’anni. I territori tra Napoli e Caserta sono uno stato nello stato dove l’unico potere reale è quello della Camorra. Nonostante i blitz, gli arresti e l’invio di soldati e poliziotti, i clan continuano a fare affari in un cono d’ombra in cui convivono l’economia legale e la politica. Ne abbiamo parlato con Andrea Cinquegrani, direttore de La Voce della Campania (oggi La Voce delle Voci).
Ascolta l'intervista
[alberto tundo]
MARIO CAPANNA
Onda e '68 a confronto
Quarant’anni dopo la protesta che ha segnato un’epoca, gli studenti italiani sono ancora in piazza. Secondo alcuni osservatori, l’Onda, che contesta la riforma Gelmini, è la fotocopia del’68. Altri la pensano diversamente. Mag ha chiesto un’opinione a Mario Capanna, ex studente dell’Università Cattolica e leader del movimento nel 1968.
[cesare zanotto]
CIBO E MEMORIA
La relazione tra il cibo e la memoria è uno degli aspetti più profondi e antichi della cultura italiana e internazionale. Emblema di questo nesso è la madeleine che risveglia i ricordi dell’infanzia di Marcel Proust nel romanzo Alla ricerca del tempo perduto . Che cosa pensano i gourmet più affermati e i cuochi più celebri del nostro Paese del rapporto tra lo stile di vita dei nostri tempi e i cambiamenti nel gusto culinario, sempre più lontano dalla tradizione culinaria? La risposta nel servizio.
[francesco perugini]
GIORGIO BOCCA
Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. "E' la stampa, la bellezza!", il suo nuovo libro vuole essere un'occasione per riflettere sul destino di un mestiere che sembra aver perso le sue virtù. In Italia la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Abbiamo approfondito queste e altre questioni nell'intervista.
[gaia passerini]
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