CITTÁ STUDI

Copisterie pirata: tre denunce a Milano

Un’intera libreria di testi fotocopiati e catalogati, pronti per essere venduti a metà prezzo rispetto all’originale agli studenti universitari di Città Studi. Ma anche magazzini pieni di pc portatili, macchine fotografiche, borse, capi d’abbigliamento: tutti rubati o contraffatti. Il valore commerciale della merce sequestrata da parte della Guardia di Finanza di Milano, nell’ambito dell’operazione Sumeri 2, ammonta a ben 500mila euro.

Le Fiamme gialle hanno scoperto nei pressi del Politecnico l’attività illecita di tre copisterie che si appoggiavano a un laboratorio “clandestino” di trecento metri quadri. L’intervento è stato condotto inizialmente dagli ispettori Siae che hanno segnalato alcuni locali non dichiarati dove avveniva la riproduzione illecita su larga scala di testi scientifici e universitari. Il laboratorio, attiguo a uno dei tre esercizi, ospitava ben sette macchine fotocopiatrici professionali, dotate di due caricatori ciascuna, in grado di riprodurre libri in quantità industriali. Il Primo nucleo operativo della Guardia di finanza, guidato dal tenente Nocerino, ha quindi requisito scaffali pieni di 2.700 libri protetti da diritto d’autore, più un database di 1.000 copie in formato digitale. Le opere infatti venivano scannerizzate e catalogate su un listino prezzi, pronte per essere stampate e servite a chi ne facesse richiesta. Meglio non avere troppa fretta però, perché sui buoni per le ordinazioni un’avvertenza particolare rivelava che il lavoro non mancava: «Chi ha fretta può rivolgersi altrove», c’era scritto. Il tutto, insieme a due computer e ai supporti informatici per memorizzare i file digitali raggiunge un valore di 200mila euro, un terzo del totale sequestrato in tutto il 2008 in Italia per reati legati alla violazione del diritto d’autore. Il restante, nascosto in altri locali, intestati a prestanome e adibiti a magazzini, ammonta a più di 300mila euro e consiste in 2.500 oggetti di varia natura: computer portatili, tastiere elettroniche, borse, scarpe e vestiti. Sconosciuta la provenienza e il luogo di produzione della merce, di buona qualità e provvista di loghi Nike o Dolce & Gabbana abilmente contraffatti.

Così, per il responsabile dei magazzini si è aggiunta la denuncia di ricettazione oltre a quella per illecita riproduzione di opere coperte da diritto d’autore, comune ai responsabili delle altre due copisterie. Nessun cliente è stato coinvolto dall’operazione, volta a colpire i produttori: spesso gli studenti non sanno che si può riprodurre al massimo il 15% di un libro. Infine, un dato fornito dal Comando provinciale della Guardia di finanza: «In Italia i proventi dai diritti d’autore sono 4,4 milioni all’anno, in Spagna 46, in Gran Bretagna 54. Delle due l’una, o in Italia si legge di meno o si compra più contraffatto».


[daniele monaco]

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