Il principio base della mostra, inaugurata giovedì mattina, è la trasparenza e chiarezza ai cittadini: «Abbiamo scelto - dice l’assessore al programma strategico dell’Area Metropolitana Matteo Mauri - di incontrare le persone nelle strade e di non restare dentro ai palazzi, per spiegare a tutti nel modo più semplice possibile lo studio di Città metropolitana». Cinque le aree di intervento individuate dal progetto e illustrate nello stand. Per l’edilizia sociale e non, sono previste 60-100mila nuove abitazioni per il prossimo decennio, per una crescente domanda abitativa. Nel sociale ci sono poi le 229 scuole gestite, per 52 milioni e mezzo di euro di spesa; gli asili nido, che soddisfano il 20% del fabbisogno; le iniziative per il sostegno psicologico e l’assistenza alle ragazze madri, agli anziani, ai minori, ai disabili e alle famiglie in difficoltà. Prende corpo l’idea del Metrobosco: un anello ecologico formato a nord dalla “Dorsale verde” che va dal Ticino all’Adda collegando otto parchi locali e a sud dal parco agricolo, che occupa un terzo del territorio provinciale. Emerge il piano per la gestione dell’energia, con l’installazione di pannelli fotovoltaici nelle scuole e nelle piscine e lo smaltimento dei rifiuti, che per metà, nel 2009, saranno trattati con raccolta differenziata.
Per la viabilità verrà realizzata la Pedemontana, che attraverserà cinque province da Varese a Bergamo, ma verranno allungati anche i percorsi ciclabili intercomunali. Fra le infrastrutture volte a migliorare la competitività della regione, è stata impiantata dalla Provincia la rete a banda larga per collegare i propri uffici e i Comuni, ma soprattutto il Cantiere nuovo di via Soderini. Il nuovo polo di Bande Nere sarà uno spazio espositivo di 3.000 metri quadri, un “hub creativo” per le professioni del settore multimediale, editoria, moda e design. I giovani autori di idee imprenditoriali meritevoli riceveranno uno spazio fisico per la propria attività e un finanziamento di 30-40mila euro: finora ne hanno goduto 150 imprese, soprattutto spin-off dalle università.
«Meno temi, ma più poteri, è questa la filosofia che guiderà l’Area metropolitana, per raggiungere una maggiore efficienza», dice l’assessore Mauri. Che continua: «La politica dimentica che l’identità dei cittadini è molto legata al luogo in cui si abita. Spesso invece non siamo abbastanza orgogliosi di appartenere alla nostra provincia. Faremo qualcosa di importante solo se questi lavori prepareranno l’Expo e lasceranno qualcosa per gli anni successivi, aumentando l’orgoglio pubblico». Alla fine della mostra, il quizzone metropolitano “Ma dove vivi?” interrogherà i visitatori e chi ne saprà di più vincerà una bicicletta. Da sabato 28 agli altri comuni che ospiteranno la mostra, fino al 3 maggio, per una settimana ciascuno, saranno, nell’ordine: Cinisello Balsamo, Peschiera Borromeo, Cornaredo, Rozzano, Melzo, Busto Garolfo, Paderno Dugnano, Lainate e San Giuliano Milanese.
[daniele monaco]
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