Nonostante tutto, Milano non vuole continuare a sprecare il poco tempo a disposizione. In quest’ ottica è stato organizzato il convegno Protezione del territorio verso l’Expo 2015: strategie e buone pratiche. Un incontro pubblico voluto dalla Provincia di Milano per riflettere su due temi fondamentali per l’Expo 2015: la difesa dei territori contro gli eventi naturali e la sicurezza e la qualità alimentare. Protagonisti, in questo senso, saranno i volontari della Protezione Civile, un vero e proprio esercito di migliaia di persone, organizzato in strutture operative dette Com (Centro Operativo Misto), che si impegneranno per garantire la sicurezza dei circa 30 milioni di visitatori che nei sei mesi dell’esposizione popoleranno la Lombardia. Un impegno che necessita di formazione e di coordinamento dei volontari, come afferma l’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Maullu: «Expo 2015 è una grande opportunità per fare quel salto di qualità definitivo, sia per il volontario che per tutte le strutture operative di Protezione Civile, oltre che un’occasione per reperire nuovi giovani volenterosi. L’enorme afflusso di persone rende necessario sviluppare azioni di prevenzione per garantire l’incolumità delle stesse. La formazione anche in questo caso come tutti gli altri sarà mirata e garantita dall’Alta scuola di protezione Civile di Regione Lombardia». Sono in cantiere già alcuni progetti, come il piano di emergenza esterno al polo fieristico di Rho-Pero: «Utilizzeremo le forze del volontariato come risorsa altamente specializzata per le attività legate ai grandi eventi. I volontari saranno consapevoli quindi di essere un punto di riferimento, una forza di interazione con il visitatore e con le altre strutture operative, di avere formazione linguistica adeguata e di analisi del rischio».
L’analisi del rischio è uno dei centri nevralgici della relazione illustrata da Maria Cristina Treu, ordinario di urbanistica del Politecnico di Milano. «La questione dell’Expo è molto complessa, non si può risolvere in pochi giorni. È necessario essere consci delle situazioni che potremo trovarci ad affrontare in quei sei mesi di esposizione. Dobbiamo elaborare delle strategie per intercettare i problemi quotidiani della grande metropoli». Un problema è sicuramente rappresentato dalla sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali, di cruciale importanza se si pensa al numero di visitatori previsti. Per questo è necessario costruire scenari e modelli che individuino i principali poli attrattori del traffico, i nodi critici, i rischi ambientali che potrebbero interferire e le strategie del controllo. Particolare attenzione deve essere posta in quelle zone a rischio ambientale, come i territori posti lungo l’asta del fiumi Lambro e Olona, che potrebbero essere teatro di eventuali esondazioni, o a rischio di incidenti, con la presenza di aziende con lavorazioni a rischio e trasporto ferroviario di merci pericolose.
Feeding the Planet. Energy for Life: questo il titolo scelto per l’Expo 2015, che implica una particolare attenzione al sistema alimentare italiano, per il quale la Lombardia ha un ruolo trainante: 13% della produzione nazionale di alimenti di origine vegetale e animale, 19% dei prodotti alimentari italiani esportati. Obiettivi dell’Expo devono essere la qualificazione della produzione agraria, attraverso la selezione di piante alimentari con le migliori proprietà nutrizionali e maggiore resa; la produzione di alimenti di qualità, con l’adozione mezzi sempre più affidabili per il controllo delle filiere di produzione, che permettano di identificare e testare l’origine dei prodotti, e infine la promozione di una corretta educazione alimentare, con stili di vita più salubri e che sconfiggano due patologie come l’obesità e la malnutrizione.
[alessia lucchese]
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