GIOVANI E LAVORO

Un’iniziativa per rilanciare l’artigianato

Elogio della manualità e dei vecchi mestieri. Il comune di Milano scommette sul ritorno alla bottega artigiana. Accantonati dai giovani, i mestieri artigiani sembrano caduti nel dimenticatoio tra le scelte professionali delle nuove leve. Una fine certamente immeritata se si considera che, proprio sulla piccola e media impresa, si fondano le radici della nostra economia nazionale. Tant’è che in Lombardia la piccola e media impresa offre lavoro a circa 600 mila addetti e copre ben il 97% del mondo produttivo italiano. Per questo motivo gli assessorati alle politiche del lavoro e alle attività produttive del comune di Milano hanno ideato la rassegna Business per giovani mani, un’iniziativa volta a sensibilizzare i ragazzi in merito alle offerte professionali offerte dall’artigianato.


«Quest’iniziativa è molto importante per i giovani che devono decidere del loro futuro – ha spiegato l’assessore alle politiche del lavoro e dell’occupazione, Andrea Mascaretti –. Il mondo dell’artigianato infatti è molto complesso perché comprende professioni che non sono conosciute in modo adeguato e percepite correttamente. Questo settore offre invece straordinarie opportunità professionali che potrebbero rivelarsi interessanti, sicure e gratificanti sotto tutti gli aspetti, ma che spesso i ragazzi non conoscono».

In un mercato del lavoro sempre più chiuso, dove si registra un’inflazione tra numero di laureati e capacità occupazionale, l’artigianato ha il vantaggio di creare l’opportunità di trasformare i singoli addetti in imprenditori di se stessi sfruttando il patrimonio dell’insegnamento di bottega. Un procedimento che vale per il calzolaio, l’idraulico e altro ancora: «Questo settore offre straordinarie opportunità professionali che potrebbero rivelarsi interessanti, sicure e gratificanti sotto tutti gli aspetti – ha continuato Mascaretti durante la presentazione dell’evento a Palazzo Marino –. I mestieri artigianali consentono di unire creatività e capacità imprenditoriale e possono stimolare le nuove generazioni a riscoprire mestieri del passato ma sempre attuali».

Riscoprire i sistemi che regolamentano l’attività artigiana vuol dire riappropriarsi dei valori che caratterizzano l’Italia nel mondo: «L’artigianato non solo ha avuto un passato ma può avere anche un grande futuro che sarà sempre più legato a due fattori: credibilità e creatività – ha spiegato il segretario provinciale Cna Milano, Oreste Baioni –. La credibilità è semplicemente il servizio, un fattore sempre più strategico. Mentre la credibilità non è sempre da intendersi come sinonimo di novità, circoscritta al design, all’apparenza, ma comprende anche il saper fare, che è l’anima del made in Italy».

La kermesse organizzata dal Comune prevederà un susseguirsi di eventi dal 7 al 12 novembre, dalle 10 alle 19 in piazza San Carlo, dove sarà allestito uno spazio dedicato in cui i giovani potranno trovare tutte le informazioni sui mestieri e i percorsi formativi mirati all’apprendimento della professione artigiana. Le professioni illustrate saranno le più disparate e le più insolite come il designer di auto, il mastro birraio o il cappellaio. Ogni giorno verrà inoltre proiettato il video promozionale dei mestieri dell’artigianato che, in collaborazione con l’ufficio regionale e provinciale, sarà distribuito nelle scuole professionali di Milano come materiale utile all’orientamento.


[francesco cremonesi]

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