Per la sua prima personale in Italia l’artista ha lavorato a lunghe sessioni di audizione, passando in rassegna oltre 300 uomini e donne, giovani, adulti, anziani, fra professionisti e gente comune, da cui ha selezionato i 70 attori delle sue opere. I veri protagonisti sono i corpi, i gesti e le parole. L’arte vuol diventare un momento di scambio sociale. Il teatro dell’assurdo è messo in scena da comparse, ballerini, attori mimetizzati tra le guardie e il pubblico, dando vita a un risultato surreale e molto intenso. All’ingresso i visitatori vengono accolti dall’opera This is new (2003). La cruda realtà quotidiana penetra negli spazi del museo recitata da uno dei custodi che declama la notizia del giorno. In This is so contemporary (2005) le guardie della mostra, come possedute, stupiscono il pubblico con una danza gioiosa e spiazzante. Con This is propaganda (2002) l’arte mette in discussione il suo potere di comunicazione. Una delle guardie all’improvviso intona un’aria lirica che con le sue note melanconiche e ossessive diventa un commento all’immagine della grande tela Il quarto potere di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Infine, in Kiss (2002), i corpi di due ballerini si muovono rotolandosi a terra e riproducono i baci più celebri della storia dell’arte, in una danza ipnotica e sensuale.
Per il pubblico, la mostra è un tuffo in una dimensione sconosciuta basata sull’eccezionalità dell’esperienza fisica e diretta dell’arte. Il lavoro di Sehgal è volutamente sottratto ad ogni forma di documentazione e di riproduzione: esiste solo come una forma di tradizione orale che non può essere trascritta né illustrata. Un motivo in più per non perdere questa sequenza di installazioni umane, irripetibili.
Personale di Tino Sehgal
Villa Reale – Galleria d’arte moderna di Milano
Dall’11 novembre al 14 dicembre 2008
Ingresso libero
[tatiana donno]
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