Va alla Sony la vittoria sui format
Si è conclusa ieri la guerra dei format, iniziata nel 2000, tra i due colossi giapponesi Sony e Toshiba. Quest’ultimo ha annunciato in un comunicato stampa la fine della produzione di supporti tecnologici del tipo hd-dvd. Il blu-ray della Sony sarà di fatto l’unico formato disponibile sul mercato. La scelta, determinata soprattutto dalle major hollywoodiane, è stata premiata dai mercati finanziari orientali con aumento del 6% del valore delle azioni Toshiba che, secondo il quotidiano Nikkei, si starebbe orientando sul mercato delle memorie flash.
Nello stesso giorno è stata annunciata la costruzione di due stabilimenti in Giappone, a Kitakami e Yokkaichi, che Toshiba sta avviando col partner statunitense San Disk. Gli impianti entreranno in funzione nel 2010 e già si parla di un indebolimento dei prezzi nelle memorie flash. Secondo Alessandro Bordin, redattore di Hardware Upgrade, sito leader in Italia per quanto riguarda le ultime tecnologie, «si è finalmente capita la direzione dell’High Definition nell'ambito dell'intrattenimento domestico. Sony, con il proprio blu-ray, sarà lo standard che entrerà nelle case degli appassionati tecnologici prima, e in un secondo momento in quelle di tutti, come è già accaduto con i Dvd». Resta in sospeso la sorte delle grandi produzioni attualmente realizzate su hd-dvd, voluto da Toshiba e che sparirà dal mercato. Una volta definito lo standard, in questo caso il blu-ray, servirà ancora tempo per avere la produzione cinematografica interamente riversata su un unico tipo di supporti. Secondo Bordin, «dovremo attendere ancora qualche tempo per la diffusione capillare dell’alta definizione». Perché contano poco i rialzi in borsa del titolo Toshiba, che resta di fatto il grande sconfitto. Dopo anni di ricerca e sviluppo, l’azienda giapponese è stata abbandonata dalle grandi case di produzione cinematografica, vanificando investimenti per milioni di dollari. Probabilmente per Toshiba non sarà più possibile pareggiare i costi sostenuti, come invece, sempre secondo Alessandro Bordin, «sarebbe potuto accadere con la diffusione in massa dell’hd-dvd».
[emidia melideo]
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