Exister 08, per non ballare nel silenzio
Per troppo tempo considerata la cenerentola delle arti, la danza contemporanea si impone a Milano con una corposa iniziativa: Exister 08. Non un festival, ma una programmazione promossa dall’assessorato alla Cultura e da quello allo Sport e tempo libero del Comune di Milano. L’ingannevole sottotitolo della manifestazione, Danzare nel silenzio, non allude a coreografie prive di musica, ma è una provocazione nei confronti delle istituzioni, Scala in testa che, secondo gli organizzatori, hanno sottratto importanza artistica ed economica alla danza contemporanea.
Mario Nuzzo, ideatore e coordinatore della manifestazione, vuole che Exister 08 sia uno stimolo: «Vorremmo che il silenzio in cui è costretta la danza contemporanea diventasse al più presto una voce. Il nostro obiettivo è quello di creare una programmazione solida e istituzionalizzata». «Vogliamo far esistere la danza contemporanea mostrandone le diverse specificità – aggiunge Anna Maria Onetti, a capo della direzione artistica - ed è per questo che non abbiamo scelto un tema, né un filo conduttore, proprio per essere liberi di portare al pubblico tanti modi di intendere il genere, dal teatro-danza all’improvvisazione, da citazioni classiche alla danza multimediale». Se c’è un tratto che accomuna gli spettacoli è proprio quello della trasversalità geografica e tematica nelle scelte artistiche. Exister 08 vuole essere anche un’occasione per i giovani, ed è per questo che gli allievi delle scuole di danza potranno partecipare a stage e appuntamenti formativi con gli artisti impegnati negli spettacoli in cartellone. Si partirà dal Teatro dell’Elfo il 15 gennaio con Stupid men, firmato da Nigel Charnock, per concludere il 28 aprile con le Sonate di Bach di fronte al dolore degli altri di Virgilio Sieni, in scena al Teatro Out Off. Dieci eventi in altrettanti teatri per 90 giorni tutti da ballare.
[emidia melideo]
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