Il Partito democratico lombardo cerca di smarcarsi dalle posizioni del centro-destra nella battaglia per la difesa di Malpensa. Venerdì scorso ha presentato un documento con le proposte del partito sul destino dello scalo milanese. «Il futuro di Malpensa non può più essere subordinato agli interessi di una sola compagnia», ha esordito il segretario regionale del Pd, Maurizio Martina, sottolineando che sarà fondamentale attrezzare Malpensa per farlo diventare un self-hub internazionale e comunque partire da una revisione del piano industriale di Alitalia. Secondo le linee guida della programmazione messa a punto dal cda che fa capo a Maurizio Prato, Malpensa perderà 733 voli settimanali e da aprile il 64 per cento degli aerei (nazionali, internazionali e intercontinentali) non partirà più. Inoltre, saranno 8mila, fra aziende addette al trasporto e società di catering, le persone a perdere il lavoro. Sulla trattativa per l’acquisizione della compagnia di bandiera del Paese è stato chiaro il presidente della Provincia Filippo Penati: «La politica faccia un passo indietro. Siano i tecnici a decidere qual è l’offerta migliore. Air France non sfrutti gli slot internazionali solo nei cinque anni di moratoria. Dica chiaramente se pensa di farlo anche in futuro, altrimenti li lasci liberi ad altri vettori interessati». Anche perché alle porte c’è la liberalizzazione degli slot per il nord-America, prevista per marzo. «Si apre un mercato enorme, fitto di destinazioni intercontinentali. Per Malpensa è una grande occasione. Potrebbero puntare su di essa sia le compagnie che offrono servizi extralusso sia quelle low-cost», ha proseguito Penati. Ma l’assegnazione degli slot milanesi è al centro di una disputa fra il Governo e la regione Lombardia. Palazzo Chigi ha impugnato la legge regionale che determina il numero di spazi da assegnare a ciascuna compagnia nell’ambito di un aeroporto, ritenendola anticostituzionale. «Le decisioni del Consiglio dei ministri sono scandalose perché infondate dal punto di vista costituzionale. Sembrano una mossa per fermare la Lombardia che vuole salvare Malpensa», ha commentato il presidente della regione Roberto Formigoni. In questi giorni dovrebbe arrivare la firma della lettera che aprirà i sei mesi di esclusiva ad Air France-Klm sulla trattativa di acquisizione di Alitalia. Il Tesoro spera di mantenere almeno il 5 per cento del pacchetto azionario. Ma il numero uno della compagnia franco-olandese, Jean-Cyril Spinetta, non ha parlato di cifre, ha garantito «un ruolo forte» per Malpensa, confermando però che l’hub italiano sarà Fiumicino.
[mario neri]
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