GRANDI MARCHI

“Looking at Tod's”: incontro di moda e design

Si chiama “Looking at Tod's” ed è un’idea di design che nasce dall'amicizia tra l’architetto e art director Giulio Cappellini e Diego Della Valle, presidente e amministratore esecutivo del gruppo Tod's. Presentato a Milano, il progetto è una “storia a capitoli” con sviluppi ancora da mettere a punto, ma all'insegna del rapporto tra moda, architettura e design.

Il primo passo è stato affidare Patrick Norguet, Barber&Osgerby e Ineke Hans, architetti e designer di fama mondiale, le vetrine dei principali negozi del famoso marchio, che si alterneranno per una stagione, fino a giugno, nelle maggiori boutique Tod's del mondo.Si troverà, dunque, lo stesso allestimento nei negozi di Milano, Roma, Firenze, Parigi, New York, Tokio e location estive d’elite. «L’idea è quella di affascinare il cliente – ha spiegato Claudio Castiglioni, amministratore delegato del marchio Tod’s – coinvolgendolo completamente nel “mondo Tod’s” con la giustapposizione di oggetti espressamente creati per il marchio». Non solo borse, scarpe e pelletteria, ma anche sedie, e strutture architettoniche in equilibrio.

Com’era prevedibile, alla conferenza stampa di presentazione non si è nemmeno accennato alla valanga di critiche sollevata dai sindacati in seguito alla decisione di Diego Della Valle di concedere un premio di 1.400 euro a ciascuno dei suoi 1.600 dipendenti diretti che lavorano negli stabilimenti italiani. 116 euro mensili per l'intero 2008, in difesa del potere d'acquisto perduto: sono queste le modalità previste per il pagamento della supergratifica. La mossa di Della Valle, che replica per certi versi simili iniziative intraprese da Sergio Marchionne, per i dipendenti Fiat, e da Alberto Bombassei, per la Brembo, ha spiazzato tutti i rappresentanti dei lavoratori. I segretari nazionali di Femca-Cisl, Filtea-Cgil, Uilta-Uil si sono scatenati contro la mossa del presidente di Tod’s che ha fatto emergere quanto la riforma della contrattazione stia diventano lo snodo più importante nelle relazioni industriali.

«Questo bonus non ha niente a che vedere con il rinnovo del contratto nazionale e dimostra l'isolamento di Della Valle: è un'eccezione in negativo che rappresenta una concezione padronale, tipicamente ottocentesca». Questo il giudizio di Valeria Fedeli, segretaria nazionale Filtea Cgil.
Per Maurizio Di Cosmo, della segreteria regionale Marche della Cgil, «l'aumento comunicato a sorpresa alla stampa ma non ai sindacati è una provocazione. Non solo noi e gli altri sindacati non siamo stati informati, ma continuiamo a essere ignorati».

Quel tavolo individuato da Cgil, Cisl e Uil e dalla Confindustria per riformare la contrattazione nazionale sembra essere sempre più necessario. Tanto che Sergio Spiller, segretario nazionale Femca Cisl, aggiunge: «Qui è in gioco il ruolo del sindacato e ci sono di mezzo il contratto nazionale e integrativo. Ma è chiaro che, visto lo stallo sulle trattative determinato dalla crisi politica, gli imprenditori si muovono autonomamente».

[gaia passerini]

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