CENTRO FORMA

Ecco il calendario fotografico del 2008

Richard Avedon e Josef Koudelka saranno i protagonisti della terza stagione di Forma, il Centro Internazionale di Fotografia. «Nei nostri primi due anni e mezzo di vita siamo riusciti a ritagliarci un ruolo di primo piano sulla piazza milanese, oltre ad aver sviluppato collaborazioni con istituzioni straniere prestigiose come la Maison Européenne de la Photographie di Parigi e l’International Center of Photography di New York – spiega Roberto Stringa, presidente di Forma –. Nella nostra sede sono già passati circa 200mila visitatori, interessati a vario titolo ad accostarsi alla fotografia. Parallelamente alle mostre, organizziamo corsi per principianti e workshop per professionisti e semi-professionisti». Il 2008 sarà particolarmente intenso: i principali appuntamenti in calendario sono quattro. Si parte a febbraio con una grande mostra di Richard Avedon, il cui pezzo forte è una fotografia lunga 12 metri, che – come sottolineano gli organizzatori – ridefinisce la prospettiva spaziale di chiunque la osservi.

A giugno sarà la volta di un ricordo molto particolare del ’68: «Presenteremo le foto scattate da Josef Koudelka nel 1968, durante l’invasione di Praga, la sua città, da parte delle forze armate del Patto di Varsavia – spiega Alessandra Mauro, responsabile dell’allestimento della mostra per Forma –. All’epoca Koudelka scese in strada come tantissimi altri, ma con una macchina fotografica. Le immagini che riuscì a catturare passarono la frontiera di nascosto e arrivarono negli Usa, dove Elliott Erwitt, presidente della Magnum, le utilizzò per un cortometraggio della Cbs. Quel servizio divenne famoso in tutto il mondo, ma senza che ne venisse reso noto l’autore. Solo nel 1971, quando trovò asilo politico in Inghilterra, il fotografo ceco poté ufficialmente entrare a far parte della Magnum. L’estate prossima sarà a Milano e porterà a Forma alcuni suoi lavori inediti». Protagonista dell’autunno del Centro Internazionale di Fotografia sarà la parigina Bettina Rheims, che fa del gusto per la provocazione la sua cifra stilistica distintiva e gioca con la bellezza femminile. La chiusura dell’anno è invece affidata a una retrospettiva di Mario Giacomelli, uno dei più noti fotografi italiani. «La filosofia di Forma è di offrire al pubblico italiano il meglio del panorama mondiale, ma senza dimenticare gli artisti di casa nostra – conclude Stringa – . La mostra d’esordio, che si aprì il 14 luglio 2005, rappresenta una dichiarazione d’intenti in questo senso: era dedicata a Gianni Berengo Gardin, un fotografo molto legato alla città di Milano». Le proposte sono molto varie e per gli appassionati c’è anche la possibilità di acquistare le fotografie preferite: Forma è dotata di una Print Room, che è stata pensata appositamente per i collezionisti.

[lucia landoni]

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