“Quel cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace”. È da questa celeberrima descrizione tratta dal capolavoro manzoniano “I promessi sposi” che prende spunto la mostra che sarà ospitata nel Castello Visconteo di Pavia dal 19 dicembre al 9 marzo e che valorizzerà le collezioni museali lì conservate con l’esposizione di circa 50 dipinti paesaggistici provenienti per la maggior parte dai depositi. Si tratta quindi di opere che normalmente non sono visibili al pubblico, «ma non per questo meno pregiate» come sottolinea Susanna Zatti, curatrice della mostra. Tra gli autori esposti, alcuni sono noti a livello nazionale – come il Piccio, Grubicy e Pelizza da Volpedo – altri sono pittori d’ambito locale o lombardo. Si tratta di artisti che si sono formati per lo più all’accademia di Brera, dove nel 1838 fu istituita e assegnata a Luigi Bisi una cattedra di paesaggio, all’accademia Carrara di Bergamo e alla Scuola civica di Pavia (attiva dal 1840 al 1934). Il concetto di Lombardia, i cui paesaggi sono ripresi dalla mostra e rappresentati nelle opere, va dal Piemonte alla laguna veneta, dalle alpi alla pianura padana. Si tratta dunque di un concetto esteso che non è fedele agli attuali confini regionali ma rispecchia piuttosto l’antico territorio storicamente denominato “Lombardia”. «Le opere selezionate – spiega Susanna Zatti - tracciano un percorso che va dal neoclassicismo e primo romanticismo, con il paesaggio ancora relegato a sfondo della narrazione, al realismo, che vede l’affermazione del paesaggismo come genere autonomo, fino al simbolismo e al recupero della tradizione figurativa nel ‘900».
Un evento sicuramente da non perdere per gli amanti dell’arte.
"Quel cielo di Lombardia..."
Pavia - Palazzo Visconteo
dal 19 dicembre al 9 marzo
chiuso lunedì
19 dicembre-5 gennaio, ore 9.00-13.30
6 gennaio-9 marzo, ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Intero: 4 euro; Ridotto: 3 euro.
Ingresso gratuito fino ai 14 anni.
[giuseppe agliastro]
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