Da quasi un mese gli sceneggiatori americani sono in sciopero. I guadagni dei network aumentano grazie ai nuovi prodotti digitali, ma le major considerano i supporti informatici «modelli di distribuzione non ancora testati e con minimo potenziale in termini di introiti» e per questo non ne riconoscono i diritti agli autori. Dopo avere bloccato talk show molto popolari come David Letterman e Jay Leno, la protesta mette a rischio serial Tv seguiti anche in Italia, come Grey’s anathomy, e si espande fino a paralizzare Hollywood. L’industria del cinema ha già dovuto rinviare importanti produzioni come l’atteso “Angeli e demoni”. La rivolta delle penne è appoggiata dagli attori, minacciati da un contratto in scadenza, e da politici come Barack Obama. Sceneggiatori e sindacati degli audiovisivi in America e in Italia raccontano lo sciopero che rischia di dissanguare Hollywood e di mettere in ginocchio gli Stati Uniti.
[giovanni luca montanino]
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