AMBULANTI

Oh bej! Oh bej! ma che guai

La tradizionale fiera degli Oh bej! Oh bej!, irrinunciabile appuntamento di Sant’Ambrogio per tutti i milanesi, si è conclusa qualche giorno fa. Ma le polemiche che ha suscitato sono destinate a durare a lungo. Parola di Giacomo Errico, presidente dell’Associazione provinciale esercenti il commercio ambulante (Apeca), che non nasconde la propria indignazione mentre spiega le ragioni che hanno indotto gli ambulanti milanesi a dichiarare lo stato di agitazione.

«Due anni fa, quando gli Oh bej! Oh bej! sono stati trasferiti da piazza Sant’Ambrogio a largo Cairoli, l’amministrazione comunale ci aveva detto che la nuova collocazione avrebbe garantito una maggior possibilità di controllo dell’abusivismo. Risultato? L’edizione della fiera che è appena terminata ha visto la partecipazione di 386 operatori in regola e oltre 400 abusivi. Come se questo non ci danneggiasse abbastanza, ci siamo sentiti dire dall’assessore alla sicurezza che l’anno prossimo, per risolvere il problema, la manifestazione verrà ridotta a un solo giorno. E noi dovremmo stare zitti?».
Per ottenere delle risposte adeguate alle loro esigenze, i venditori ambulanti di Milano hanno già inviato lettere al prefetto, al sindaco e all’assessore alle attività produttive. Le richieste sono semplici: coinvolgimento nelle discussioni che riguardano direttamente la loro attività e ritorno dei vigili nei mercati. «Fino al 1995 la polizia municipale era presente, tutelava noi ambulanti e i nostri clienti. Poi la Commissione consiliare d’inchiesta sul commercio del comune di Milano, presieduta da Nando dalla Chiesa e Riccardo De Corato, ha delegato la sorveglianza dei mercati ai prefetti, che però hanno solo mansioni amministrative e di fatto non possono intervenire contro gli abusivi», spiega Franco Sacco, di Anva-Confesercenti. Per ora l’amministrazione comunale ha reagito limitandosi a spostare il problema. In senso letterale. Basti pensare al caso del mercato di piazzale Lagosta. Qui si tengono due mercati settimanali, con 64 banchi il martedì e 66 il sabato. Ora, per i lavori di ampliamento della metropolitana, il comune vuole trasferire l’intero mercato, e di conseguenza la sua ampia clientela, composta anche da molte persone anziane, sul cavalcavia Garibaldi Farini. Dopo la dichiarazione dello stato di agitazione, palazzo Marino ha dato appuntamento a una rappresentanza degli ambulanti per il prossimo 18 dicembre. «Non abbiamo dubbi sulla buona fede delle istituzioni – chiosa Giacomo Errico –. Ma se questo incontro non porterà a soluzioni concrete, reagiremo in maniera tale da far sembrare gli autotrasportatori dei dilettanti». Chi ha orecchie per intendere intenda.

[lucia landoni]

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta questo articolo