I richiedenti non dovranno stipulare nessun onere aggiuntivo e potranno contare su tassi di interesse inferiori alla media. Ma soprattutto non avranno bisogno di presentare alcuna garanzia perché a coprire l’eventuale insolvenza sarà la Provincia. Secondo l’assessore provinciale alla sicurezza e lotta all’usura Alberto Grancini, «iniziative del genere contribuiscono in maniera sensibile alla lotta all’usura perché offrono a coloro che ne hanno bisogno, un sostegno sicuro, senza dover ricorrere a pericolose alternative». Per le banche, comunque non si tratta di un’elemosina ma di un vero e proprio investimento, perché sono i giovani di oggi i migliori clienti. A sottolinearlo Luigi Mauri delegato della Bpm: «I risultati della convenzione sui lavori atipici, da questo punto di vista sono incoraggianti. L’insolvenza è stata inferiore all’1%». Ma accordi del genere non rischiano di radicare anziché combattere il lavoro precario? Con 10.000 euro, è chiaro che investimenti a lungo termine (su tutti “la casa”) restano comunque un’utopia. Su questo punto la risposta dei sindacati è compatta: «Accordi come questi sono utili. Ma sia chiaro, rispondono a una situazione di emergenza. Sulla lotta al precariato non ci tiriamo indietro. Nel frattempo occorre dare ai lavoratori e alle lavoratrici risposte concrete e immediate».
[luca aprea]
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