Case per studenti nei quartieri popolari
Con i tempi che corrono, qualcuno potrebbe obiettare trovandosi all’improvviso trenta studenti per vicini di casa. Ma per gli anziani che vivono nelle case popolari del quartiere Botticelli, la prospettiva di sentire ogni tanto qualche innocente schiamazzo al piano di sopra è piacevole. Oggi l’Aler, l’Azienda lombarda edilizia residenziale, e la Regione hanno consegnato ai primi studenti le chiavi degli appartamenti ricavati dai sottotetti delle case popolari di via Moretto da Brescia.
I minialloggi, in tutto 131 nei quartieri Botticelli, Forlanini, Friuli, Calvairate e Genova, sono stati ristrutturati e arredati grazie a un accordo dell’Aler con la Regione e le università. La convenzione Isu (Istituto per il diritto allo studio universitario) li offre a 330 euro a posto letto, spese incluse, agli studenti il cui reddito familiare non superi i 44.000 euro. Il finanziamento complessivo, di 40 milioni di euro, consentirà di ricavare altri alloggi nei prossimi anni. Due nuovi edifici sono già in fase di realizzazione nei quartieri Gratosoglio e Mazzini, mentre il progetto più impegnativo riguarda la trasformazione dell’antica residenza dei Martinitt in un campus universitario da 430 posti. «Le dieci università di Milano rivestono ormai un ruolo industriale preponderante - ha detto il presidente dell’Aler, Luciano Niero - È dovere della regione e dell’università mettere gli studenti nelle migliori condizioni per alimentare questo laboratorio culturale». A Milano vivono 15.000 studenti fuori sede, la maggior parte dei quali ha grosse difficoltà a trovare casa. Basta dare un’occhiata alle bacheche delle università per rendersi conto che la domanda supera largamente l’offerta. Alla fine molti sono costretti a pagare affitti esorbitanti, spesso gravando sulla famiglia. La soluzione di recuperare gli spazi inutilizzati delle case popolari è ideale: non solo si aiutano i giovani, ma si rivitalizzano, reinserendoli nel circuito cittadino, quartieri ormai abitati esclusivamente da anziani.
[marzia de giuli]
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