GIOVANI E CHIESA

Sant'Ambrogio fa il tutto esaurito

I “Sant’Ambrogio boys” sono arrivati in Chiesa direttamente dall’università ancora con lo zaino in spalla. Non recitavano giaculatorie, non si inginocchiavano: semplicemente ascoltavano e riflettevano, fermando sulla carta, tra gli appunti delle lezioni, i propri pensieri. Eccoli, i ragazzi che hanno affollato Sant’Ambrogio per la consueta tre giorni di esercizi spirituali dedicata ai giovani. Hanno colto l’opportunità di fermarsi e di raccogliersi in silenzio; hanno fatto il punto, si sono sottratti al tran tran quotidiano e hanno ritrovato la capacità di ascoltare.

Anche quest’anno, dal 19 al 21 novembre, la basilica di Sant’Ambrogio li ha ospitati: una folla festosa di ragazzi che ha così inaugurato il calendario ambrosiano dell’avvento. La tre giorni, organizzata dalla pastorale giovanile dell’Arcidiocesi, è intitolata “Avrete forza dallo Spirito”, una citazione dagli Atti degli Apostoli riferita alla prigionia di Pietro e Giovanni. L’iniziativa ha riscosso un successo inaspettato ed è stata benedetta dalla visita dell’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi: più di mille partecipanti hanno fatto a gara per i posti a sedere. Così, l’obiettivo di avvicinare i giovani alla lettura della Bibbia è stato raggiunto: centinaia di universitari e teen-ager, tra cui molti non praticanti e lontani dalle realtà parrocchiali, hanno seguito il momento di riflessione guidato da don Davide Caldirola e monsignor Erminio Scalzi, abate di Sant’Ambrogio. «Questa è la seconda edizione cui partecipo – racconta Gaetano, studente in economia – e ne sono contento. Lo scorso anno accettai, incuriosito, l’invito di un amico. Poi però gli argomenti trattati mi interessarono: per questo ho deciso di tornare». È stato Luigi, vent’anni, ad introdurre Gaetano agli esercizi e quest’anno lo ha accompagnato per la seconda volta: «Diversamente dal mio amico, sono un praticante. In facoltà ho letto per caso un manifesto e così ho iniziato a frequentare la pastorale giovanile. Conosco bene gli organizzatori della tre giorni: temono di riuscire a coinvolgere solo i giovani già “coltivati” e praticanti. Ma se ogni assiduo riesce a portare con sé una persona “distante”, come ho fatto io, il successo è garantito». Ancor prima dell’inizio della celebrazione la basilica si è riempita di giovani: sono arrivati in metropolitana e tutti insieme hanno invaso la strada che porta a Sant’Ambrogio. Una folla così di adolescenti la vedi solo il sabato, prima che inizino le feste pomeridiane in discoteca. Ci sono anche le ragazze in minigonna. Ma lo spirito è ben diverso.

[giovanni luca montanino]

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