I cittadini del comitato denunciano l'aumento del traffico e il caos creato per i lavori di costruzione, oltre che il pericolo per la salute degli alberi. “Siamo riusciti ad ottenere un provvedimento di riesame di 26 progetti di parcheggi su 105 approvati – spiega Camilla Peluso, portavoce del comitato – ma è troppo poco per fermarci”. Gli aderenti a “Cittadini propositivi” sono decisi a continuare la loro battaglia contro l’amministrazione comunale e avanzano delle richieste. In primo luogo chiedono che si proceda ad eliminare definitivamente i parcheggi giudicati non idonei, tra i quali Gobetti, Venosa, Libia; sollecitano poi il fermo dei cantieri nel centro storico ed infine pretendono che venga svolta una nuova indagine sul territorio per verificare il reale fabbisogno della costruzione di nuovi parcheggi. Michele Sacerdoti, fisico di fede ambientalista da sempre in prima linea per difendere la “sua” Milano, spiega che tipo di danni arrecano le nuove costruzioni agli edifici circostanti: “I parcheggi –dice – provocano crepe pericolosissime nei muri delle case vicine. Andrebbe pertanto bandito l’uso dei tiranti nella costruzione a favore dell’introduzione di micropali, contrafforti o della tecnica top down”. I cittadini milanesi si chiedono cosa sarà di tutti questi nuovi parcheggi fra qualche anno, quando “non ci sarà più la benzina per andare in macchina”. L’amministrazione comunale viene accusata di miopia e di scarsa lungimiranza. Sembra che l’unica soluzione possibile per ovviare al problema del traffico e dei parcheggi sia il potenziamento del sistema dei mezzi pubblici e la riduzione tariffaria dei taxi. Solo così, a detta del comitato “Cittadini propositivi”, si potrebbe alleggerire il traffico in una metropoli come Milano.
[beatrice scardi barducci]
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