TRATTA DI ANIMALI

Varese: i Nas scoprono canile degli orrori

Quattro uomini dietro le quinte di uno spettacolo deprecabile. Due menti (i veterinari) e due bracci (i proprietari della struttura): erano loro a favorire la tratta di cani da Ungheria e Slovenia che venivano poi rivenduti in Lombardia ad una cifra decuplicata rispetto a quella d’acquisto. Il tutto a ridosso di Natale, in un periodo in cui molte famiglie decidono di regalare un cucciolo ai propri figli.

A scoprire la cruda realtà a Gornate Olona (Va) è stato il gruppo dei Nas dei Carabinieri di Milano nell’ambito di un’attività investigativa avviata nel luglio scorso. A far partire l’indagine è stata la denuncia di un commerciante di animali di Milano, insospettitosi per le profonde incisioni chirurgiche riscontrate sul corpo di diversi animali che gli ignari acquirenti acquistavano tralasciando il loro pedigree. In un garage adibito a sala operatoria, infatti, i due veterinari provvedevano a “nazionalizzare” gli animali installando microchip italiani al posto di quelli del paese di provenienza. L’altra procedura di regolarizzazione prevedeva la falsificazione dei documenti (certificato sanitario e iscrizione all’anagrafe canina).

Nell’allevamento di proprietà di due coniugi, attraverso due controlli separati (22 ottobre e 8 novembre), le forze dell’ordine hanno trovato, complessivamente, 144 cani in precarie condizioni igienico-sanitarie prima di disporre il sequestro della struttura e degli animali. Gli imputati sono accusati di concorso in reato continuato di maltrattamento di animali, falsificazione di atti, frode in commercio, esercizio abusivo della professione medico veterinaria. Le conseguenze, però, non saranno ugualmente gravi. La legge italiana prevede la denuncia all’autorità giudiziaria e l’interdizione alla professione per i due veterinari.

Proprio ieri, però, è intervenuto sulla questione il ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. «Mi adopererò con i ministri Alfano e Sacconi perché chi importa illegalmente venga punito con il reato specifico di traffico di animali di compagnia. Mi rivolgerò, poi, alla Commissione Europea per una normativa più severa. Con i Paesi dell’est (Ungheria, Polonia, Russia, Slovacchia, Repubblica Ceca) avvieremo una stretta collaborazione per intensificare i controlli all’origine».

Il problema, adesso, è l’affidamento degli animali che sono tenuti ancora sotto sequestro nel canile degli orrori. Di loro se ne sta prendendo cura il servizio veterinario dell’Asl di Varese, ma presto finiranno nelle mani dell’Enpa Lombardia. Chi volesse adottarli può contattare l’associazione a questi recapiti telefonici: 0332/232161; oppure 02/97064220.


[fabio di todaro]

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