REGIONE LOMBARDIA

Coldiretti punta sulla filiera alimentare corta

Accorciare la filiera alimentare, favorire il commercio pulito e gratificare il consumatore. È questo il piano nazionale della Coldiretti, forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l’agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale, riunitasi in assemblea il 24 novembre a Milano per eleggere i nuovi vertici regionali lombardi. Nino Andena è stato confermato alla presidenza fino al 2012. Inoltre, in base alle recenti innovazioni statutarie, è stato eletto il nuovo consiglio direttivo che prevede la presenza in consiglio anche di quattro rappresentanti del territorio indicati dalle stesse federazioni provinciali. A questi si vanno ad aggiungere i presidenti provinciali, il delegato di Coldiretti giovani impresa, la responsabile di Coldiretti donne impresa e il presidente dell’associazione pensionati.

«La politica deve fare le regole del gioco senza entrare nel mercato – ha dichiarato Sergio Marini, presidente nazionale di Coldiretti – perché il mercato si muove da solo e i provvedimenti straordinari servono da paracadute per evitare che una azienda fallisca solo perché un inverno è stato gelido. Per questo siamo favorevoli alla legge 69 per l’utilizzo dei fondi comunitari a tutela del mercato. La Ue ha aumentato dell’1% per cinque anni le quote latte agli stati membri mentre all’Italia è stato concesso di avere subito il 5%. Questa grande opportunità deve farci crescere e farci riorganizzare in modo da gestire le nuove quote per prezzi e ripartizione, evitando così di andare in piazza a strillare senza avere ragioni forti e tentando il più possibile di rispettare la legge 119 del 2003 per la ripartizione delle quote latte».

Per Nino Andena, Presidente lombardo di Coldiretti «bisogna rilanciare l’industria sementiera e scegliere sulla questione Ogm, cercando di evitare che il prodotto diventi omologato. La Lombardia fa bene a puntare su agricoltura biologica e prodotti tipici. Chi ci critica ci chiama “scimmiette gialle” ma con la nostra presenza sul territorio aiutiamo la cultura del consumatore mettendo a sua disposizione la nostra esperienza e le nostre competenze. L’Expo in questo senso è una grande occasione per mettere in mostra l’efficienza e il saper fare lombardo. Ogni componente della filiera –ha concluso Andena – deve rispettare le regole, essere completamente trasparente e assumersi le proprie responsabilità».

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha informato la platea riguardo ai numeri di Coldiretti Lombardia. «Il settore primario nella nostra regione – ha detto Formigoni – svolge un ruolo da protagonista. Il mercato alimentare produce il 4% di Pil regionale, fa lavorare stabilmente 150mila persone e frutta undici miliardi di euro». Soldi che Coldiretti vorrebbe investire affiancando il suo piano a quello dello statuto regionale lombardo. Durante l’assemblea tenutasi all’auditorium Gaber del Pirellone è intervenuto anche il Vescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, che dopo i saluti non ha perso tempo per ricordare che «l’acqua è un bene primario dell’uomo e la sua gestione non dovrebbe passare attraverso mani private perché la condivisione di beni, lo sviluppo dell’agricoltura e l’attenzione al mondo rurale sono la base del bene comune. Fine più importante del lusso di pochi».


[roberto dupplicato]

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