PREMIO OSTIGLIA

Un libro al cinema

Prima edizione per questo premio voluto da Mondadori, con l’obiettivo di unire due forme d’arte molto amate. La promozione dell’evento è stata affidata al Comune di Ostiglia, che ha lavorato insieme all’Associazione Festival Internazionale del Cinema e della Regione Lombardia. Il legame tra cinema e letteratura è solido: sono entrambe forme di espressione dove la vista è il senso protagonista. I grafemi scorrono sotto gli occhi ed evocano inevitabilmente immagini, rimandano a mondi vissuti o sconosciuti. L’operazione compiuta involontariamente da ogni lettore si trasforma in occasione di lavoro e sperimentazione per il regista che, a sua volta affascinato dalle pagine di romanzieri, novellisti, biografi, giallisti e narratori, decide di trasporre su pellicola le fisionomie evocate. La premiazione dei vincitori è avvenuta il 15 e 16 novembre a Ostiglia perché è proprio da questo comune del Mantovano che partì la carriera editoriale di Arnoldo Mondadori. Nel 1907 infatti, grazie alla collaborazione con Tomaso Monicelli, venne fondata la prima sede tipografica nella Palazzina che è stata appena restaurata, divenendo così patrimonio museale della zona. Fu proprio la tipografia La Sociale a pubblicare il foglio Luce! e La Lampada, la prima collana per l’infanzia.

Presidente onorario della manifestazione è stato il maestro Mario Monicelli, figlio di Tomaso, creatore di capolavori del patrimonio cinematografico italiano, come I soliti ignoti, L’armata Brancaleone, Amici miei, I nuovi mostri. Il legame tra le due famiglie si intensificò dopo il matrimonio di Arnoldo con Andreina, sorella di Tomaso. I premi letterari e cinematografici nazionali sono numerosi, ma questa manifestazione si differenzia dalle altre perché non premia l’opera in sé, l’autore o il regista separatamente. Ad essere messo in risalto è il binomio, il connubio tra questi due mondi. Il maestro Luigi Giuliano Ceccarelli, compositore e autore per cinema, teatro musicale, radio e televisione è stato nominato direttore artistico dell’evento e ha espresso gli obiettivi della manifestazione. «Vogliamo premiare il percorso della parola scritta che si trasforma in immagine che si fa suono, le migliori opere nel campo della complementarietà e della sussidiarietà tra queste forme d’arte». Le triadi destinate al podio sono state tutte realizzate nell’anno solare precedente all’evento.

La prima è La masseria delle allodole, scritto da Antonia Arslan, dal quale è stato tratto l’omonimo film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani. La vicenda affronta la tragedia storica del genocidio armeno, avvenuto in Anatolia nel 1915 per mano dell’esercito turco. La seconda coppia di opere è Notturno bus, noir metropolitano con una vena sentimentale: un libro di Giampiero Rigosi che Davide Marengo ha trasposto su pellicola. Il terzo binomio è Il giocatore (ogni scommessa è un debito) di Marco Baldini, base per Il mattino ha l’oro in bocca di Francesco Patierno. Si tratta dell’autobiografia del conduttore radiofonico e della difficoltà di convivere con la dipendenza da gioco. Durante le premiazioni verrà offerto un omaggio al maestro Monicelli, attraverso la proiezione del documentario Vicino al Colosseo c’è Monti, presentato all’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nella sezione “Fuori Concorso”. All’evento ha partecipato anche l’attrice Veronica Pivetti, per un reading musicale di brani tratti dai libri premiati, con l’accompagnamento del maestro Bottura al pianoforte e del maestro Paccagnella al violoncello. La manifestazione è stata corredata da attività culturali e didattiche, come laboratori per formare i ragazzi alla lettura e per scoprire come un libro viene trasformato in un lungometraggio, attraverso la collaborazione di autori, registi, sceneggiatori, scenografi, attori, costumisti, tecnici, compositori.


[vesna zujovic]

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