Dal 22 novembre 2008 al 29 marzo 2009, a Palazzo Reale si potranno osservare più di cento opere di questo artista, uno dei più grandi esponenti del surrealismo del ‘900. Il titolo della mostra, Magritte.Il mistero della natura, spiega bene il criterio di selezione adottato nella scelta dei dipinti, che ruotano tutti intorno al rapporto tra uomo e natura. «Quando mi è stato proposto questo progetto – dice Michel Draguet, direttore dei Musees Royaux des Beaux Arts de Belgique e organizzatore della mostra – ero molto scettico sul tema. Lavorandoci, però, mi sono dovuto ricredere. Natura e mistero sono i due veri cardini attorno a cui ruota l’arte di Magritte».
Nato nel 1898 a Lessiness, in Belgio, Magritte scopre ben presto la pittura. Nel 1919 pubblica la sua prima tela futurista dal titolo Trois Femmes. Le sue iniziali esperienze pittoriche affondano le loro radici nel futurismo e nel cubismo. Già nei suoi primi esperimenti, emerge la tematica della natura, che si ritrova anche nei celeberrimi dipinti realizzati negli anni Cinquanta. Tra questi basti citare Souvenir de voyage, del 1961, in cui una mela verde si maschera per il carnevale. Negli ultimi periodi della sua vita, si cimenterà anche nel campo della scultura. L’autore morirà nel 1967 a Bruxelles.
Intervenuto alla conferenza d’inaugurazione dell’esposizione, il sindaco di Milano Letizia Moratti tesse le lodi di questo grande artista: «Magritte è stato forse l’unico autore avanguardista a riflettere sul rapporto che lega l’uomo alla natura. Per questo visiterete una mostra in cui sono esposti anche pezzi di gallerie private, che normalmente non sono visibili nei musei».
Un viaggio attraverso più di cento dipinti, sculture e tempere in cui il visitatore potrà capire la filosofia che sta dietro le opere di Magritte. Tramite l’inserimento di oggetti e personaggi della vita quotidiana in ambienti a loro estranei, il pittore riesce a suscitare, in colui che osserva, un senso di smarrimento difficile da interpretare. «Per Magritte il mistero era lo strumento più idoneo per distruggere le abitudini visive e la logica dei luoghi comuni», dice lo storico dell’arte Arturo Schwarz. Per raggiungere questo scopo, quindi, Magritte trasforma un oggetto, o una situazione, sia a livello fisico che semantico.
La preparazione della mostra ha richiesto ai due organizzatori, Michel Draguet e Claudia Beltramo Ceppi, due anni di intenso lavoro per trovare il filo rosso che riuscisse a legare tutte le opere in un flusso continuo. La spiegazione dei quadri esposti è affidata alle parole dello stesso Magritte, tramite delle brevi e precise didascalie affiancate ai dipinti stessi.
L’esposizione di Palazzo Reale è stata scelta anche come l’occasione per sponsorizzare l’apertura del Museo Magritte, prevista per il giugno 2009 a Bruxelles. Il museo sarà l’unico edificio in tutto il mondo interamente dedicato a questo artista geniale.
Magritte. Il mistero della Natura
Dal 22 novembre 2008 al 29 marzo 2009
Milano - Palazzo Reale
Piazza Duomo 12
Aperta tutti i giorni
Biglietto 9 euro
[daniela maggi]
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