ESTERI

Fosse comuni: la Spagna fa i conti con il passato

A 33 anni di distanza dalla morte di Francisco Franco, il giudice dell’Audiencia Nacional Baltasar Garzón ha aperto un’inchiesta sui «desaparecidos» della dittatura, ordinando la riapertura delle fosse comuni disseminate in tutta la Spagna. Fra le altre, avrebbe dovuto essere riaperta la fossa in cui venne buttato il cadavere di Federico Garcia Lorca, inviso al Caudillo perché di sinistra e omosessuale.
I familiari del grande poeta, che finora si erano sempre opposti ad iniziative del genere, questa volta avevano dato l’assenso. L’apertura è stata però bloccata da una decisione della magistratura, suscitando molte polemiche. M@g ha approfondito la questione chiedendo il parere di Alfonso Botti, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Urbino e condirettore della rivista semestrale Spagna contemporanea.

Ascolta l'intervista


[lucia landoni]

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