Con il federalismo fiscale c’è il rischio che alcune regioni non possano più permettersi di curare tutti quelli che ne fanno richiesta. Rosaria Lardino, presidente del Network persone sieropositive, ha denunciato che «alcune regioni hanno invitato i propri ospedali a posticipare l’ arruolamento di nuovi pazienti a fine anno per ragioni di budget; non sono arrivate, invece, segnalazioni dalla Lombardia ma me ne sono arrivate molte dalla Campania e dall’Emilia Romagna». Rosaria Lardino è preoccupata anche per le conseguenze della norma del pacchetto sicurezza presentato dal governo che, se verrà approvata, obbligherà i medici a segnalare gli immigrati clandestini che chiedono aiuto al sistema sanitario: «Se sarà così, gli ambulatori di pronto soccorso diventeranno quasi delle questure. Verrà meno il diritto alla salute per tutti. I clandestini eviteranno le strutture sanitarie e questo permetterà alla malattia di diffondersi ancora più rapidamente».
Lo studio pilota, supportato dalla regione Lombardia, è promosso dall’Ospedale Sacco e dal San Raffaele con il supporto scientifico del Cergas dell’Università Bocconi. Confrontando i dati misurabili, da raccogliere con l’aiuto di 9 centri di malattie infettive lombardi, sarà possibile ricostruire i percorsi di cura dei pazienti che hanno avuto una buona risposta e di quelli che non l’hanno avuta. Poi si dovrà creare una sorta di strumento di supporto, non vincolante, che aiuterà i medici di tutta Italia a curare i loro pazienti spendendo meno e ottenendo risultati migliori.
L’identikit del siero-positivo è cambiato: ha un’età che va dai 16 ai 50 anni, è omosessuale e spesso dipendente da droghe. Ultimamente stanno risalendo i casi di contagio anche per la presenza di immigrati provenienti dell’Europa dell’Est e dai paesi africani. Ma sono anche in aumento i casi di donne contagiate da rapporti eterosessuali: di solito ricevono il virus dal proprio partner, che è stato infettato durante rapporti occasionali. Per questo Carlo Lucchina, direttore generale dell’Assessorato alla sanità, invita tutti a farsi un esame di coscienza, la sera, prima di andare a letto.
[andrea torrente]
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