Pubblica amministrazione, il futuro è digitale
Secondo Daprà, nel campo delle nuove tecnologie applicate alla pubblica amministrazione la Lombardia ricopre un ruolo di eccellenza, per l’indice elevato di digitalizzazione e per la capacità innovativa. Ma sarebbe necessario «incrementare sempre di più la presenza dell’Information & Communication Tecnology all’interno delle strutture della pubblica amministrazione, per facilitare e migliorare i rapporti con i cittadini».
L’innovazione, però, non può e non deve essere solo di tipo tecnologico, ma deve fondarsi anche su un cambiamento dei processi e su una modifica dei disegni istituzionali. Così il presidente di Lombardia Informatica che rilancia: «Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale la collaborazione interregionale sia a livello italiano, sia a livello europeo». Così, l’innovazione nei servizi, la collaborazione tra enti e l’efficienza operativa sarebbero i principali obiettivi da raggiungere, per rispondere ai bisogni dei cittadini di agilità e flessibilità nei servizi. Dello stesso avviso è Roberto Masiero, presidente della società di ricerche di mercato Idc Emea, che sottolinea come le tecnologie digitali possano favorire il miglioramento della qualità della vita del singolo cittadino. Secondo Masiero, «la strada da percorrere non è semplice, ma fanno ben sperare le previsioni per i prossimi anni che segnalano un aumento nell’uso delle innovazioni tecnologiche pari al 4% annuo a livello statale e al 6% in ambito regionale e locale».
In questo scenario la Lombardia può assumere una funzione-modello, grazie alle numerose iniziative in cantiere e ai progetti di modernizzazione già attuati. Tra questi, la nascita della Centrale regionale acquisti, attiva dalla fine di giugno 2007. Una struttura che permette di realizzare il cosiddetto e-procurement, cioè quell’insieme di tecnologie e procedure che consentono l’acquisizione di beni e servizi on-line. Strumento utile: la gestione del Sintel (Sistema di intermediazione telematica), una piattaforma telematica utilizzata dagli enti per completare gratuitamente on-line le proprie gare, e che, come ha sottolineato Gabriella Cattaneo, Reasearch Director di Idc, potrebbe permettere un risparmio sui costi di transazione vicino all’80%.
[daniela maggi]

Yang Lian, nato in Svizzera nel 1955 ma cresciuto a Pechino, è oggi uno dei maggiori poeti contemporanei e una tra le voci più importanti della dissidenza cinese. Esiliato dalla Repubblica Popolare Cinese dopo avere duramente criticato nel 1989 la repressione di Piazza Tiananmen, vive all’estero da vent’anni. È stato candidato al Premio Nobel nel 2002 e le sue poesie sono state tradotte in 25 lingue. Yang Lian interpreta lo spirito della millenaria cultura cinese attraverso la sua esperienza da esule. Una riflessione sulla condizione generale dell’uomo ma anche un invito alla speranza per milioni di cinesi che chiedono democrazia.







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