ECOLOGIA

La provincia di Milano in difesa di Ambiente e legalità

L’ambiente è il nostro bene più prezioso e tutti dobbiamo sentirci responsabili della sua tutela. Per questo è nato il premio Ambiente e legalità, giunto alla terza edizione e promosso da Legambiente e provincia di Milano per dare risalto alle migliori azioni di contrasto all’illegalità ambientale svolte da forze di polizia, enti locali, associazioni e semplici cittadini. Durante la cerimonia di premiazione, tenutasi a palazzo Isimbardi, è stato presentato il terzo rapporto Ambiente e legalità in provincia di Milano 2007.

Le cifre raccolte da Legambiente sono allarmanti: ogni ora sul territorio italiano vengono commessi tre reati contro l’ambiente, il che significa tre al giorno nella sola Lombardia; il giro di affari della cosiddetta ecomafia muove circa 10 milioni di euro annui e i rifiuti smaltiti illegalmente formerebbero un cumulo con una base di tre ettari e un’altezza di 2600 metri.
«Per far fronte a una situazione del genere le istituzioni e le forze di polizia non sono sufficienti – sottolinea Sergio Cannavò, coordinatore dei centri di azione giuridica di Legambiente –. Tutti i cittadini devono sentirsi protagonisti consapevoli della lotta ai crimini contro l’ambiente. La nostra associazione sostiene tutte le iniziative di sensibilizzazione che operano con quest’obiettivo e propone l’istituzione di un osservatorio permanente sull’illegalità ambientale».
La risposta della popolazione di Milano e dell’hinterland è confortante, soprattutto per quanto riguarda i più giovani. Tra i premiati figurano infatti gli alunni della scuola media statale Segantini di Nova Milanese, che hanno realizzato il progetto Nova, la mia bella città. «Il coinvolgimento delle scuole in progetti di questo tipo è di fondamentale importanza – spiega Alberto Grancini, assessore provinciale alla Sicurezza e Polizia –. Tenere delle lezioni sulla legalità ambientale contribuisce alla formazione di cittadini coscienziosi, capaci di tutelare nel modo migliore il territorio in cui vivono». Nella categoria riservata alle forze dell’ordine, il riconoscimento più importante è stato assegnato al comando provinciale della polizia locale di Legnano a alla sezione torinese del corpo forestale dello stato per l’operazione Nova, che ha individuato e interrotto un ingente traffico illecito di rifiuti liquidi pericolosi, che venivano versati in alcuni corsi d’acqua lombardi. «Questo premio rappresenta un’occasione per dare visibilità a chi persegue la legalità – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia –. La tutela dell’ambiente si alimenta di regole e parte dal senso civico di chi differenzia i rifiuti già nel cestino di casa propria. Molti dimenticano che alcuni anni fa la Lombardia ha fronteggiato un’emergenza spazzatura simile a quella campana. Ne siamo usciti grazie a scelte di impiantistica adeguate, ma anche affidandoci al contributo dei singoli cittadini». Tra qualche settimana arriverà il verdetto del Bie (Bureau International des expositions) e sapremo se Milano ospiterà l’Expo del 2015: qualora il capoluogo lombardo venisse preferito a Smirne, arriverebbero ingenti finanziamenti. «I soldi stanziati per l’esposizione internazionale rappresenteranno una notevole attrattiva per la criminalità organizzata, che rende il nostro Paese tristemente famoso nel mondo – sostiene Paola Pirrotta, pubblico ministero della procura di Milano –. Se però i cittadini si abituano a non trasgredire neppure le norme minime e a denunciarne tutte le violazioni, per le imprese che operano al limite o al di fuori della legalità diventa più difficile prosperare». I tanti premi assegnati a palazzo Isimbardi dimostrano che sempre più persone sono disposte a impegnarsi concretamente per difendere il loro territorio, accostando ambiente e legalità per ottenere sicurezza e benessere.

[lucia landoni]

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