ECOPASS

Ticket, appena nato e già tanto odiato

«L’Ecopass è una tassa inutile, ingiusta e amorale». Non usa mezzi termini Massimiliano Todisco, il direttore dell’Osservatorio di Milano, per criticare il ticket antinquinamento entrato in vigore il 2 gennaio. Nel corso di un presidio organizzato vicino a uno dei varchi di accesso alla Cerchia dei bastioni. Todisco ha spiegato che il ticket non riduce l’inquinamento e penalizza le fasce più deboli della popolazione».

La lista dei cittadini danneggiati è lunga: i piccoli commercianti del centro, i circa 15mila piccoli artigiani cittadini che non superano i 2.500 euro mensili, tutti quei lavoratori stranieri e ambulanti che spesso usano mezzi vecchi e malridotti. Non si possono inoltre dimenticare i residenti all’interno dell’area dei bastioni (l’Osservatorio di Milano ha calcolato che circa ottomila famiglie della zona vivono con meno di 1.200 euro al mese). La situazione più grave è quella dei pendolari. Oltre 700mila persone entrano in città ogni mattina. «I parcheggi di interscambio sono cari e non custoditi. Così chi vuole entrare in centro oltre al parcheggio nelle strisce blu ora deve anche pagare il ticket». È probabile che i pendolari decidano di parcheggiare ai margini della Cerchia, inquinando ugualmente e aumentando gli ingorghi. Il ticket resta in funzione, almeno fino a marzo, quando la IV sezione del Tar si pronuncerà sul ricorso presentato dall’Osservatorio. In attesa della prova del fuoco del ritorno dei milanesi dalle vacanze, in mattinata l’assessore comunale alla Mobilità Edoardo Croci ha annunciato nella prima settimana di attività una riduzione del 30% del traffico cittadino, che sale al 55% nella Cerchia dei bastioni.

[francesco perugini]

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