MUSICA

Ugole universitarie al servizio della cultura

Aula S01, il pubblico è pronto all’ascolto, aspetta quindici minuti ed ecco che 30 giovani studenti vestiti di nero con cravattine rosse entrano sul palco e si avvicinano ai microfoni. Da lì a breve le note prendono il sopravvento. Al Politecnico di Milano si è esibito il Coro Gospel diretto da Carlo Rinaldi. L’iniziativa fa parte del progetto culturale del Politecnico.

Il Coro Gospel nasce tre anni fa, precisamente nel luglio del 2004. È formato da un gruppo di amici che si dedica alla sperimentazione e che ama la musica. Il coro è composto da circa 30 elementi, tra cui studenti, personale docente e tecnico-amministrativo. I componenti non sono certo professionisti, eppure in grado di far passare in secondo piano le differenze con chi lo è.
L’unione e la passione, a volte, fanno miracoli e, se si è disposti a sorvolare su sparute imperfezioni, si assiste ad un’esperienza artistica di livello sostenuto. Al Politecnico il Coro si è esibito, tra le altre, in I will follow him, The Lion Sleeps Tonight, Oh happy day, Siyahamba. Un volenteroso e motivatissimo Rinaldi si sforza per far rendere al massimo le ugole dei membri del coro. Chi ne fa parte non si tira indietro e all’unisono canta le note che sono così familiari al pubblico, ma che in questo contesto hanno un fascino del tutto diverso. Il pubblico è coinvolto. Applaude, scandisce il ritmo, chiede il bis, dimentica lo scorrere del tempo. I solisti sono l’elemento più debole del coro, ma chi ha questo onere affronta comunque di petto le note. Si alternano con disinvoltura e il pubblico non si rende quasi conto che alcuni membri non sono presenti e che si aggiungono solamente in un secondo tempo. Se questi elementi si rivelano i più bravi, poi, sono ulteriormente perdonati. La musica ti suscita emozioni e ti coinvolge nel ritmo sia perché è ben musicata e cantata sia perché è popolare e ti riporta in mente altre occasioni, altri sentimenti. I ragazzi si esibiscono sia al Politecnico che in altre università e presso realtà lombarde e nazionali. Da tre anni, inoltre, il coro è presente in Vaticano in occasione della Giornata Interuniversitaria, dove accompagna altri cori italiani. Nel 2006 ha vinto il Festival dei Cori di Porana, oltre che i premi della critica, al miglior direttore e al miglior solista (Antonella Scalinci).

[rosario grasso]

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