TEATRO

Che ne è dell'amore esordisce all'Olmetto

Broadway nel palmo di una mano. Ecco l’effetto che scaturirà da un frizzante musical sull’irrazionale impeto che si chiama amore. Che ne è dell’amore?, titolo originale Luv, è una commedia musicale americana, scritta da Murray Schisgal e musicata da Jeffrey Sweet e Howard Marren, che ha fatto sognare platee intere. All’attivo 901 repliche a Broadway e un adattamento cinematografico del 1968 con Harrison Ford e Jack Lemmon.

Il regista Vito Molinari l’ha ripresa creando un “musical da camera” che verrà presentato in prima nazionale, l’11 dicembre a Milano, al Teatro Olmetto. Proseguirà fino all’Epifania con uno spettacolo anche nella notte di San Silvestro. Molinari, durante una chiacchierata a bordo-palco, ha tenuto a precisare le caratteristiche dell’edizione italiana: «È un musical, non una commedia musicale: l’abbiamo riadattato ispirandoci alla mimica circense. Abbiamo puntato moltissimo sulla gestualità dei personaggi e sulla possibilità di esprimersi ballando e cantando. In fondo si vuole trasmettere una comicità di testa e non di pancia».
Lo storia si svolge su un ponte-zattera e i naufraghi protagonisti sono tre. Paolo Scherani Marisa Della Pasqua e Maurizio Desinan daranno vita ad uno spassoso triangolo amoroso: Harry vorrebbe suicidarsi ma il vecchio amico Milt lo dissuade per spingerlo tra le braccia di sua moglie. Si scatenerà quindi un carosello di gag ed equivoci che sarà accompagnato dal vivo da un quartetto composto da piano, batteria, trombone e flauto. Marisa Della Pasqua ha raccontato così il minuzioso lavoro di adattamento di battute e strofe: «Il passo più difficile è stato trasformare le battute americane: l’ironia “made in Usa” non è di facile trasposizione. Della traduzione si è occupato Roberto Recchia, io ho curato le liriche, tenendo rigorosamente il testo in rima. Per noi avere la musica dal vivo era una prerogativa, e l’effetto sarà sbalorditivo: gli spettatori potranno cogliere numerose citazioni musicali».
La scenografia, molto essenziale, e i variopinti costumi sono stati curati da Romeo Liccardi.


[paolo rosato]

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