TEATRO

Con “Pocket Opera” la lirica arriva in provincia

Portare la lirica nei piccoli centri e restaurare i vecchi teatri delle province lombarde. È questo l’obiettivo di “Pocket Opera”, la rassegna organizzata dalla Regione Lombardia in collaborazione con l’Aslico (Associazione lirica e concertistica italiana). La manifestazione, giunta alla terza edizione, è stata presentata a Milano dall’assessore regionale alla Cultura Massimo Zanello e dal presidente dell’Aslico Carlo Peruchetti.

Otto i comuni che accoglieranno l’evento: Campione d’Italia, Casalpusterlengo, (che ospiterà la prima l’11 gennaio) Gallarate, Lecco, Magenta, Montichiari, Ostiglia e Stradella. A questi va aggiunto un ospite speciale, il Trentino che, attraverso il proprio assessorato regionale, partecipa per la prima volta all’iniziativa.
Le opere che saranno rappresentate sono il Don Pasquale di Gaetano Donizetti e la Cenerentola di Gioacchino Rossini.
Secondo l’assessore Zanello “Pocket Opera” «è una manifestazione che ha avuto il merito di restituire al territorio i piccoli teatri di provincia, veri e propri gioielli architettonici dal passato glorioso. Ma che è riuscita anche a portare l’opera lirica in provincia, con costi accessibili, avvicinandola ad un pubblico più vasto».
Durante la conferenza non è mancata anche una piccola polemica. Ad aprirla è il regista della Cenerentola, Stefano Monti: «Plaudo a questa iniziativa perché porta la lirica tra la gente. Un’esigenza, visto che questo genere, a Milano, è rappresentato solo dalla Scala che detiene un’esclusiva di cui non si capisce il motivo, soprattutto in un momento come quello attuale, che vede il settore in piena crisi. Una situazione che penalizza soprattutto i giovani e la loro passione».

[luca aprea]

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