GIUNI RUSSO

Giuni Russo, la sua figura

Giuni Russo. La sua figura. Il film-documentario prodotto da Maria Antonietta Sisini, regia di Franco Battiato, si apre con un’immagine di lei seduta su una sdraio mentre canta una canzone dai ritmi veloci e il testo fra l’ironico e il sognante. Chi non la conosce, rimane colpito e inevitabilmente incuriosito dall’impossibilità di inquadrare il suo personaggio, dai molteplici aspetti, in una qualsiasi categoria, umana o musicale. La caratteristica inequivocabile che emerge è solo una: Giuni Russo è un’artista.

Così lo spettatore rimane incollato allo schermo per quaranta minuti. «È un documentario - dice Franco Battiato – che commuove, sorprende e trascina». A partire dal nome di Giuni Russo.
Nel corso della sua carriera ne ha cambiati tre. Nata come Giuseppa Romeo, ha debuttato a Sanremo nel 1968 come Giusy Romeo. Lo racconta lei stessa in brevi interviste, che mettono l’ascoltatore in contatto con un’altra Giuni, dolce, tranquilla. Nata a Palermo, Giuni Russo ha scelto fin da piccola che avrebbe cantato, e l’ha fatto convinta, come se fosse una vocazione. Racconta la sua infanzia con poche immagini: le tre isole che l’hanno vista crescere, la Sicilia, Ustica e la Sardegna. Il padre, pescatore, che amava molto. «Ricordo il sole che incendiava l’alba mentre i pescatori parlavano sulla riva. E mio padre. Lì ho fissato la mia definizione». Si intravede un profondo retrogusto di malinconia, che accompagna l’intero filmato e che pervade il personaggio di Giuni.
Non l’ha certo aiutata il mondo che amava, quello della musica, che l’ha ostacolata, talvolta isolata, di fronte al suo rifiuto di scendere a compromessi. Così a hit storiche come Un’estate al mare che hanno fatto scoppiare l’amore retroattivo del pubblico per suo album Energie, si affiancano brani di raffinata qualità rimasti sconosciuti. È questo il prezzo che Giuni Russo ha dovuto pagare per non adeguarsi alle tendenze del mercato. La sua eterna compagna di vita Maria Antonietta Sisini – hanno scritto la maggior parte delle canzoni insieme – non parla volentieri di questo argomento ma lascia aperta un’intuizione: «Prima di morire, Giuni mi ha detto: devono sapere quello che mi hanno fatto». In attesa di altri documenti che rivelino più particolari della vita dell’artista, morta tre anni fa a soli 52 anni, il documentario del suo amico Franco Battiato è un prezioso tributo al suo strepitoso talento.


[marzia de giuli]

1 commento:

  1. C.U.C Cinema Uno e Circolo Lesbico Drasticamente di Padova

    Presentano il DVD edito da FANDANGO su Giuni Russo
    SABATO 15 DICEMBRE alle 18.30
    presso cafè au livre di via Zabarella, 23 a Padova

    GIUNI RUSSO: LA SUA FIGURA

    un docu-film di Franco Battiato

    Un inedito ritratto artistico e umano della cantante
    siciliana, che recupera preziosi filmati d'archivio che
    vanno dalla sua partecipazione a Sanremo nel 1968 alle
    ultimissime apparizioni tv poco prima della sua prematura
    scomparsa avvenuta nel settembre di tre anni fa. Hit
    storiche come "Un'estate al mare" e "Una vipera sarò'' si
    alternano a rare interpretazioni live di brani toccanti come
    "La sua figura" e "Morirò d'amore", intervallate da
    interviste di Paolo Piccioli e da alcuni momenti live di
    Alice, Lene Lovich, The Mab e Piera Degli Esposti, tratti
    dal concerto-tributo tenutosi quest'anno a Torino. Un film
    che getta una luce nuova e profonda su una delle figure
    più grandi espresse dal panorama canoro italiano.


    Saranno presenti:

    MARIA ANTONIETTA SISINI

    Compagna e collaboratrice artistica di Giuni Russo,
    produttrice del documentario "La sua figura"

    ENRICO DE ANGELIS

    Giornalista, storico della canzone italiana e responsabile
    artistico del Club Tenco

    GIOVANNI MINERBA

    Direttore del Torino GLBT Film Festival "Da Sodoma a
    Hollywood"

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